Corriere dello Sport: “Palermo il mercato è un caso. Con i cinesi l’intesa non arriva e gennaio è sempre più vicino”

“Poco più di un mese fa, il presidente Zamparini annunciò quella che sembrava una svolta nella eterna trattativa col gruppo cinese interessato a rilevare il Palermo: entro fine ottobre, si sarebbe dovuti passare dalla parole ai fatti, firmando un documento di massima su tempi e modi di acquisto del pacchetto azionario del club. Sono passati 40 giorni, e non solo non è arrivata nessuna firma ma l’operazione sembra aver subìto un rallentamento. I tempi si sono ulteriormente dilazionati, le certezze in materia affievolite. Situazione che preoccupa fortemente innanzitutto lo stesso Zamparini, consapevole, aldilà di tutto, dell’ineluttabilità di un suo addio al Palermo ma soprattutto i tifosi che hanno ragione di temere che questo stallo incida gravemente sulle sorti di una stagione già compromessa in avvio. La squadra è penultima, ha vinto una sola partita su 12, ha già cambiato allenatore, e nonostante mostri qualche progresso, dista 4 punti dalla zona salvezza. È stata costruita male, ormai il dato è chiaro a tutti, e a parte gli sforzi di De Zerbi di darle un gioco, a gennaio occorrono rinforzi di spicco per provare a coprire i limiti emersi. L’ingresso di nuovi soci entro la fine del 2016 era visto come una speranza per poter operare sul mercato con decisione e non dovendosi accontentare di scarti o prestiti. Ma i continui rinvii della trattativa con i potenziali acquirenti allontanano questa prospettiva. Ne consegue che i soldi per intervenire sul mercato dovrebbe metterli Zamparini che però non li ha messi già in estate ribadendo di non voler più investire, come del resto mostrato dalle ultime, deficitarie campagne. Il patron si muove coi soliti criteri, nonostante i proclami su nuovi presidenti cui affidare la società o banche d’affari cui aveva affidato mandati per la vendita del club. D’altronde il Palermo è una sua azienda e non può disinteressarsene. Fino adesso, però, prima sono venute le cessioni poi il resto, dunque a gennaio, è possibile che per arrivare a rinforzi importanti, debbano partire elementi che consentano di realizzare introiti da reinvestire in acquisti. Non i big (Nestorovski tanto per fare un nome), ma piuttosto i calciatori che non hanno convinto in pieno e che hanno tuttora un mercato interessante soprattutto a livello europeo: Hiljemark è fra questi e come lui l’altro svedese Quaison, il cui contratto scade a giugno e non è stato ancora rinnovato. Del resto, una delle piste principali su cui si muoverà il Palermo a gennaio è proprio la caccia ad un centrocampista di valore che toglierebbe loro spazio. Gli ultimi sviluppi della trattativa col fondo cinese di stato parlano di una lettera di intenti inviata a Zamparini dal gruppo di Pechino. Uno scambio di opinioni più che una vera e propria proposta. Ci sono poi dei probabili passaggi che rischiano di rallentare ancor più l’affare: per esempio, lo sbarco a Palermo dei cinesi sarebbe inevitabilmente legato alla realizzazione di strutture (le solite, stadio e centro sportivo di proprietà) per cui è necessario un contatto non solo con la società di calcio ma con le istituzioni cittadine e regionali. Contatto che non risulta ancora avvenuto a nessun livello. In ogni caso, pur con una lentezza esasperante, il discorso prosegue tanto che a fine novembre dovrebbe esserci un incontro con i rappresentanti del fondo, in Italia o addirittura con un viaggio in Cina da parte di emissari rosanero, se non dello stesso Zamparini. I dubbi non sono tanto sulla concretezza quanto sui tempi necessari per imprimere una svolta e magari riaccendere un entusiasmo che sta svanendo. Zamparini sa che il suo ciclo è alla fine e vuole cedere solo a chi assicura un futuro. Ma nel frattempo il presente rischia di diventare un’agonia che non fa bene a nessuno.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio