“Accorata e precisa. Che esprime in pieno il sentimento di chi si sente penalizzato dai controversi eventi di questa stagione. Piaciuta molto a una gran parte della tifoseria che trova in Giammarva un punto di riferimento maggiormente ancorato alla realtà locale. Ma la lunga lettera pubblicata oggi sul sito uffi ciale dal presidente rosanero dice pochissimo, quasi nulla, sulle prospettive future e sull’aspetto tecnico. Decisioni che restano totalmente in mano al proprietario Zamparini, ma che necessitano di un’accelerazione in tempi strettissimi. Il ritiro della stagione 2018/19, per quanto non si sappia ancora in che categoria giocherà la squadra, scatterà fra poco più di tre settimane. E il Palermo ad oggi non ha certezze né sull’allenatore (pur avendone due a contratto) né sul management operativo e meno che mai sui giocatori che comporranno la rosa che verrà.
SOCIETÀ A POSTO. «E’ stato un anno complicato». Giammarva, nominato presidente a novembre da Zamparini, ripercorre le innumerevoli tappe di un cammino ad ostacoli, fra tifoseria scoraggiata, defezioni degli atleti per infortuni e convocazioni in nazionale fi no all’istanza di fallimento che ha costituito il momento forse decisivo. Giammarva rivendica con orgoglio l’essere usciti indenni da quella bufera: «Oggi siamo l’unica società di A e B che può aff ermare con certezza, perché è stato giudizialmente accertato, di avere i conti in regola». Situazione che sarà confermata nei prossimi giorni, col saldo delle ultime mensilità ai calciatori e la regolare iscrizione al campionato. Sul tema il Palermo è particolarmente sensibile tanto che Giammarva torna a rimproverare Longo e il Frosinone per le frasi pronunciate dopo la fi nale: «Continuo a chiedermi quale motivo o interesse possa avere avuto per esternare valutazioni estranee al suo ruolo e alla sua competenza invece di festeggiare il risultato. Le aff ermazioni del sig. Longo sono gravemente lesive, incompatibili con le risultanze delle società di revisione e certamente rilevanti per la Procura Federale», scrive Giammarva. TROPPE CONCOMITANZE. Il club ha convissuto per mesi con l’incubo fallimento: «Abbiamo vissuto enormi diffi coltà: istituti di credito che si allarmano, potenziali investitori che rivolgono altrove le proprie attenzioni, sponsor che si dileguano e gli stessi giocatori che ne risentono psicologicamente. Mi domando se qualcuno possa voler male alla nostra squadra. Oggi la mancata promozione avrà ripercussioni economiche su tutto l’indotto cittadino». IL FUTURO. Non ci sono accenni ad un eventuale cambio di proprietà. «Se c’è qualcuno interessato ad impossessarsi del Palermo cavalcando campagne denigratorie si presenti – dice Giammarva – io sono disponibile a qualsiasi confronto». Intanto, la battaglia nelle aule sportivo-giudiziarie proseguirà: «Andremo sino in fondo confi dando nella giustizia sportiva ed ordinaria. Per salvaguardare il principio richiamato dal logo della B: rispetto»”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.