Corriere dello Sport: “Palermo, il futuro di 4 “big” sotto la lente di Dionisi”
Dilemma Palermo: esperti o pesi superflui?
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul mercato del Palermo e sui 4 big in rosa sotto la lente del neo-tecnico Dionisi.
Appena un anno fa, il Palermo prendeva una serie di giocatori di livello, ritenuti adeguati per il salto di qualità atteso da piazza e società. E li legava a sé con contratti pluriennali. Vista però la conclusione di una stagione sotto le aspettative, adesso il destino di quegli stessi giocatori diventa un interrogativo. Lucioni, Ceccaroni, Insigne, Di Francesco, tutti provenienti da esperienze che parevano garanzia di successo e che, sia pure su scala diversa, hanno reso meno del previsto: tranne Lucioni, in scadenza al 2025, hanno tutti almeno altri 2 anni di contratto.
Le loro posizioni sono sotto esame da un nuovo Ds e da un altro allenatore. Vincenti da recuperare. Sarà quindi la visione d’insieme che De Sanctis e Dionisi vogliono dare al nuovo Palermo a decidere: certo, la storia per certi versi è singolare. Puntando su quei nomi, consigliati da Corini, si era scelta la strada di elementi che conoscevano bene la B e abituati a giocare sotto pressione e per traguardi importanti. Lucioni e Insigne erano stati promossi col Frosinone, Ceccaroni aveva già vinto un campionato (a Venezia, dove l’anno prima era stato allenato da Dionisi), Di Francesco aveva giocato quasi stabilmente in A.
Il mix però non ha funzionato e ora il dubbio è se dare una nuova chance a calciatori che presentano un curriculum di tutto rispetto. E che potrebbero rinverdire certi fasti in un altro contesto tattico e con un diverso allenatore a stimolarli. La conferma dipenderà dalle idee di Dionisi e dalle sue necessità. Inoltre, va considerato un aspetto pratico e cioè che è difficile ricostruire interamente una rosa, così come cedere, o confermare senza crederci, elementi con ingaggi pesanti e tutti sulla trentina (Lucioni a settembre ne compirà 37 e Ceccaroni è del ’95). La riflessione in corso dunque è essenziale: se partissero tutti, bisognerebbe rivoluzionare la difesa centrale (Marconi è già andato via, neppure Nedelcearu e Graves sono certi di restare) e il parco esterni d’attacco.