Corriere dello Sport: “Palermo, il bivio: senza serie A sarebbe ridimensionamento. I dettagli”

“Mai come oggi il futuro del Palermo è legato al suo presente. In una parola, alla promozione. Il ritorno in serie A consentirebbe una programmazione del tutto diversa e, sia pure in piccola parte, una prosecuzione di alcuni discorsi tecnici intrapresi quest’anno. Restare in serie B provocherebbe inevitabilmente una rivoluzione pressoché totale, un ripensamento di ogni genere di strategia, un probabile, ulteriore, passo indietro di Zamparini che resterà comunque il proprietario del club ma, non riuscendo a cedere quantomeno alle condizioni a lui gradite, dovrà trovare nuove formule di gestione. MILIONI DI EURO. La A insomma quale garanzia di un futuro di livello per il calcio in città. Aldilà dei chiari di luna di Zamparini, la cifra che il Palermo incasserebbe da un’eventuale promozione sarebbe tale da permettere scenari di maggiore competitività. In attesa di definire gli accordi sui diritti televisivi, la massima categoria porta introiti quantificabili fra i 30 e i 40 milioni di euro annui. Viceversa, mancando il risultato, senza la “garanzia” del paracadute per le retrocesse e nuove immissioni di risorse economiche, le prospettive rosanero dovrebbero necessariamente cambiare. La cessione dei pezzi migliori, che avverrebbe comunque anche in serie A, diverrebbe un obbligo, e non tanto per reinvestire su altri acquisti quanto per reggere il peso della gestione ordinaria. In più, se questo gruppo non centrasse la serie A, sarebbe inevitabile considerare chiuso il ciclo anche e soprattutto sul piano tecnico, con partenza di almeno tre quarti della rosa attuale. FRA BARATRO ED ENTUSIASMO. Insomma, quando Stellone elenca le forti motivazioni che scuotono il Palermo in questo play off non lo fa a caso. Lui è l’ultimo arrivato ma ha sufficiente esperienza per capire l’aria che tira. Gli accordi in essere, compreso il suo, hanno un valore relativo: ad oggi Zamparini ha sotto contratto fino a giugno 2019 sia Tedino che Stellone, così come il ds Valoti, ma un fallimento nei play off lascerebbe le porte aperte ad un cambio epocale. Sarebbe diffi cile ripartire da chi è reduce da una sconfi tta. Ma l’ipotesi contraria farebbe scattare valutazioni completamente diverse che l’allenatore ha correttamente elencato nella conferenza di lunedì, per trasmettere ai suoi giocatori una chiave in più per dare l’anima e trovare al proprio interno stimoli che moltiplichino le energie. E’ la legge del calcio che può trasformare un disastro in successo in pochi istanti.
SCELTE STRATEGICHE. Su alcuni giocatori per esempio si ragiona solo in chiave di proiezione A: è il caso di Dawidowicz, una delle rivelazioni stagionali tanto da essere l’unico rosanero in predicato di partecipare ai Mondiali. Il Palermo dovrebbe riscattarlo dal Benfi ca al pesante costo di 3,3 mln. Sforzo che il club sarebbe disposto a fare solo in caso di promozione, mentre al momento sta lavorando per una proroga del prestito con diritto di riscatto. Altri elementi, da Gnahorè a Murawski, godrebbero di un rilancio sia in termini tecnici che economici (su Gnahorè il Napoli ha un diritto di ricompra a 1,5 mln di euro per il primo anno che sale a oltre 3 nella stagione successiva), per non parlare di La Gumina che ha già solleticato l’interesse di molti club. Ecco perchè i play off  sono un bivio verso il domani che imporrà a tutti, da chi andrà in campo ai sostenitori che hanno a cuore le sorti della squadra, di dare il massimo per garantirsi un futuro all’altezza delle aspettative”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio