“Oggi, o al più tardi entro la fine della settimana, il Palermo farà cadere i veli sulla stagione che verrà. C’è il fi lone giudiziale, con gli avvocati al lavoro per l’appello relativamente alla gara di Frosinone e per approfondire parole e comportamenti successivi alla fi nale che non sono aff atto piaciuti al Palermo; e con l’attenzione necessaria sul caso Parma dopo il deferimento per responsabilità oggettiva della società emiliana. Ma c’è soprattutto quello tecnico che ha assoluta necessità di decisioni chiare e celeri. E accanto al piccolo margine di speranza di restare in A per le punizioni altrui, c’è a oggi il dato di fatto di dover ricostruire una squadra che farà la B. CICLO FINITO. In ciascuno dei due casi, il Palermo che ha disputato la fi nale di Frosinone ha chiuso il proprio ciclo. Degli uomini scesi in campo sabato, ne resteranno al massimo 3 o 4. Almeno, questa è la linea di lavoro pensata da Zamparini che, in attesa di sviluppi sulla cessione societaria (ma non risultano trattative concrete), resta il patron che decide ogni strategia. Le cessioni si rendono necessarie non solo per i motivi economici più volte asseriti dal proprietario, ma anche perché molti giocatori sono diffi cilmente riproponibili in rosanero, soprattutto coloro che hanno partecipato sia alla retrocessione che alla mancata promozione. Ci sono stipendi elevati che il Palermo non si può più permettere (Rajkovic, Nestorovski, Chochev, Jajalo, Rispoli, tutti da 400.000 euro annui in su) e ambizioni logiche di chi vorrà misurarsi in altre realtà. Potrebbero restare Pomini, come chioccia di un nuovo gruppo, i polacchi Szyminski e Murawski, adatti alla categoria, Gnahorè per cui il Napoli non eserciterà il diritto di ricompra. Poi largo ai giovani, a cominciare da Fiordilino e Accardi già inseriti quest’anno, fi no ai più promettenti che provengono dall’ottima Primavera di Scurto e a ritorni come Lo Faso, Embalo, Petermann e Pirrello. In più, un giocatore su cui si puntava molto ma che è rimasto fermo per un’intera stagione per infortunio ovvero il centrale difensivo Ingegneri. GLI ORGANI TECNICI. Le cessioni riguardano però giocatori tutti sotto contratto e per cui servirà un lavoro intenso: piazzarne tanti in poco tempo non sarà facile, diversamente bisognerebbe seguire la strada della risoluzione concordata sborsando altri soldi. Uno degli ulteriori problemi capitato al Palermo per l’allungamento della stagione è che ha un mese di ritardo per il mercato. Che quest’anno si chiuderà anche in anticipo (il 17 agosto). Da qui la necessità di nominare al più presto chi si dovrà occupare di tali mansioni. Il ds Valoti è in organico ma in bilico; del ritorno di Foschi si parla ogni estate ma i problemi sono gli stessi di quando, due stagioni addietro, il ds romagnolo legatissimo a Palermo rientrò per poi litigare subito con Zamparini e i suoi consulenti. Ad oggi, il patron è intenzionato ad affi dare a Tedino, sotto contratto anche lui fi no a giugno 2019, un programma senza ambizioni di promozione. Ma i dettagli di questo nuovo matrimonio sono ancora tutti da defi nire. Ecco perché c’è fretta di certezze per il futuro”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.