L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul sogno di Palermo, con 35mila pronti a festeggiare la B.
Ha ragione chi, per assurdo, sostiene che per la finale di ritorno dei playoff con il Padova in programma domenica sera (fischio di inizio alle 21,15 in virtù della diretta su Raidue) servirebbero due stadi. L’impianto di viale del Fante è sufficientemente capiente e domenica, con 35mila spettatori, farà registrare il quarto sold-out consecutivo. Ma paradossalmente si riscopre “piccolo” per la finalissima non riuscendo a contenere l’onda d’entusiasmo di tutto il popolo rosanero.
In attesa del boom che “scoppierà” oggi alle 13 con l’inizio della vendita libera, gli oltre 4.100 biglietti emessi al momento durante la fase di prelazione confermano, seguendo il trend registrato in occasione degli ultimi appuntamenti, che domenica lo stadio sarà “esaurito” e che da oggi, tra lunghe code e turni fisici presso i punti vendita Vivaticket e file virtuali sul sito davanti ai pc, comincerà la corsa spasmodica per l’acquisto dell’agognato biglietto. E intanto in città non si parla d’altro. Basta farsi un giro veloce per Palermo o gustarsi frammenti di vita quotidiana per accorgersi che la sfida che metterà in palio la promozione in B è in queste ore un tema dominante che sovrasta gli altri argomenti di discussione.
FERMENTO. C’è tanta gente, addirittura, che non riesce a concentrarsi durante il giorno perché pensa solo alla partita in programma domenica e per le vie del capoluogo siciliano, nel frattempo, sale la febbre in vista della gara. Una temperatura in costante aumento come segnalano alcuni indicatori: crescita esponenziale, agli angoli delle strade, dei venditori ambulanti di sciarpe, bandiere, maglie e trombette e addobbi in diversi quartieri (Noce, Foro Italico, Zisa, Brancaccio, zona via Pitrè per fare alcuni esempi) con i colori rosanero visibili attraverso striscioni come “Palermo ti amo”, file di bandierine sulla falsariga di quelle esibite nel 2004 per la promozione in A, tinteggiature improvvisate di guardrail e, ancora, bandiere esposte ai balconi.
Per scaramanzia, aspettando l’epilogo del match, non sono ancora emerse iniziative ufficiali da parte dei tifosi ma questo non significa che, sotto traccia, non ci sia fermento. La miccia c’è e attende solo di essere accesa. Tutta Palermo sarà focalizzata sulla partita. Ai 35 mila che saranno allo stadio, e che assisteranno a coreografie ad hoc da parte dei gruppi organizzati, va aggiunta la “comunità” rosanero che vivrà la gara vedendola in tv o a casa in famiglia o in un locale su uno dei maxischermi grazie ai quali, sia in periferia che per le vie del centro, domenica scorsa in occasione della finale d’andata tanti ristoratori hanno fatto ottimi affari. E dopo il triplice fischio, domenica, in caso di esito positivo i due “fiumi” si incontrerebbero in centro, nel salotto della città, terminando il loro corso in un’unica marea rosanero.