“Ce n’è ancora uno di ricorso, in questa lunga e convulsa estate: oggi alle 12 lo staff legale del Palermo (l’avvocato Francesco Pantaleone assieme ai colleghi di studio Trinchera e Terracchio) sarà impegnato davanti al Collegio di garanzia dello sport per il caso Frosinone. Coi rosa che chiedono il successo a tavolino per la burrascosa finale dei play off (o in alternativa persino la ripetizione della gara!) e quindi cercano l’ultimo, disperato appiglio per rivedere la Serie A. Ma dopo l’ennesima delusione di ieri molti consigliano di concentrarsi soltanto sul campionato che sta partendo e non perdere ulteriori energie nervose. Zamparini quasi se lo aspettava, non aveva mostrato fiducia dopo il primo grado, aveva polemizzato sulla circostanza del telefonino perso da Ceravolo e sul quale non erano stati fatti ulteriori accertamenti. Ma l’amarezza del club è palpabile pur se non ci sono dichiarazioni ufficiali, anche a causa delle dimissioni di Giammarva. Niente promozione a tavolino, anzi al Parma la penalizzazione è stata addirittura cancellata. «Davvero non ci aspettavamo un epilogo del genere, una storia che non fa bene allo sport» le poche parole che filtrano dall’entourage rosanero.
UNA SENTENZA POLITICA. La rabbia del Palermo è relativa alle modalità della decisione. L’impressione che trapela dal club
rosanero è che la giustizia sportiva non abbia avuto sufficiente coraggio per una scelta che certamente avrebbe scombussolato l’organizzazione dei campionati. E per questo motivo, piuttosto che scandagliare un illecito sportivo che anche la Procura aveva riconosciuto e che avrebbe dovuto portare la Corte ad applicare una sanzione afflittiva nel campionato in cui si era verificata, ha preferito derubricare il reato perché era la soluzione più semplice da prendere. Amarezza anche per il balletto sui 21 giorni di ritardo con cui la Procura, pur conoscendo il fatto da subito, ha aperto il fascicolo, ritardo che ha portato ad affrontare giudizi e ricorsi in piena estate. «In questo modo è come dire che un tentativo d’illecito ad inizio stagione sarebbe diverso da uno all’ultima giornata» hanno commentato fonti interne al Palermo. Che lamenta di avere subìto una sentenza politica nella quale il buon senso e il diritto non sono stati applicati. GIUSTIZIA ORDINARIA? Il Palermo sta valutando se interrompere qui la sua battaglia o provare a portare il caso davanti la giustizia ordinaria. Ma occorrerebbe l’autorizzazione federale per derogare alla clausola compromissoria, già negata alla società per il caso Frosinone. Una decisione, però, sarà presa nei prossimi giorni ad animi più sereni. Sono scatenati invece i tifosi sulla rete: giudizi pesantissimi ed accuse di vergogna alla Figc e all’intero mondo del calcio hanno riempito i social network. Il popolo rosanero viene davvero da batoste pesanti: prima le sconfitte sul campo fra eventi discussi e discutibili, adesso le bocciature nelle aule di giustizia”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.