Corriere dello Sport: «Palermo fuori tutto». Zamparini convinto: «Vinceremo le prossime tre partite. Per noi è una stagione fondamentale»
Il Palermo in questo momento ha due grandi problemi. Il ritorno alla vittoria e il fallimento. Quella del fallimento si sta piano piano risolvendo con la società che sta lavorando a pieno regime per far ripianare tutti i debiti e riportarli a zero. Quello della vittoria si potrebbe risolvere, anche se difficile, sabato in casa del Perugia. Tedino studia la soluzione migliore e probabilmente ci sarà qualche cambio di formazione con Rajkovic che potrebbe finalmente tornare in campo dopo il lungo calvario. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”:
“Palermo tra due fuochi. Col rischio di scottarsi. E con l’urgenza di recuperare l’identità perduta, per centrare l’obiettivo della A, e di respingere l’istanza di fallimento. Priorità per la sopravvivenza: l’incremento dei diritti televisivi e la rivalutazione del parco giocatori; ritrovare la normalità. Vietato sbagliare. Lo stesso Zamparini, che non andrà a Perugia anche per scaramanzia (“Non ho una tradizione favorevole, quando succede la squadra, non vince!”), non si nasconde: «Per noi è una stagione fondamentale, non possiamo gettare via quanto costruito. Del resto, sono convinto che vinceremo le prossime tre partite …».
SPOGLIATOIO E TEDINO. Tedino non rischia. Almeno a sentire Zamparini che di allenatori però ne ha fatti fuori a decine anche dopo solenni rassicurazioni: «Non mi passa dall’anticamera del cervello, sarebbe come cacciare Spalletti dall’Inter dopo tre sconfitte». Un indizio nel Palermo che chiede certezze. Un altro arriva dagli spogliatoi. E sembrerebbe positivo. Dopo la sconfitta col Foggia, e poco prima dell’arrivo di Zamparini, Tedino ha aff rontato a muso duro i giocatori, poi è uscito lasciandoli liberi di discutere. Quasi a pensare: «Se vanno via subito, non hanno capito nulla …». Il confronto invece è risultato lungo e aperto. Un autentico test per scoperchiare qualcosa nei loro rapporti, la decisione finale di ripartire con nuovo entusiasmo e responsabilità e di rimettersi in corsa perché, spiega Zamparini, «così non si va da nessuna parte».
ESPERIENZA. Come se non bastassero i risultati, anche il maltempo contro il Palermo, costretto ad allenarsi in provincia, a Carini, terreno sintetico, per le disastrose condizioni del Tenente Onorato. E oggi ultima seduta e conferenza di Tedino al Barbera. Ma questo è marginale. Al Palermo, Tedino rimprovera (qualche volta) mancanza di carattere e limiti agonistici. Si spiega così la scelta di ricorrere agli elementi di maggiore spessore. È l’ora di Rajkovic, fermo dal 6 novembre del 2016. I tre di difesa dovrebbero essere Bellusci, Struna e appunto il serbo. E ancora: Pomini o Posavec? Pomini. Almeno così sembra. Le opinioni del tecnico e di Zamparini coincidono. Il patron: «Ultimamente Posavec non è andato bene, è stato sfortunato e se sul primo gol del Foggia nove portieri sbagliano, il decimo, più bravo, respinge di piede». C’è bisogno di esperienza. E di prendere qualcuno per le orecchie. Dopo Empoli toccò a Chochev, giocatore per il quale Tedino stravede.
FALLIMENTO. Il presidente Giammarva confida in una soluzione positiva. A quanto pare alle porte. L’attività ordinaria è stata verificata e approfondita, per una migliore rappresentazione dei dati, i debiti sono diminuiti. Tanti elementi si aggiungono a quelli a sostegno dell’insussistenza di ogni ipotesi di insolvenza oltre ai nuovi che evidenzierebbero come le voci rappresentate in bilancio non scaturiscano da operazioni fittizie. Una vicenda che, per il presidente, ha rappresentato l’occasione di fare chiarezza sulla situazione patrimoniale ed economica della società. Da qui l’ottimismo. E qualcosa in più”.