L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo con Corini che ora cerca certezze.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Analizzando il rendimento recente del Palermo entrambe le prospettive hanno una validità. Prevale il primo punto di vista valutando i numeri registrati in attacco il bicchiere può essere considerato mezzo vuoto se si traccia un mini bilancio relativo alla fase difensiva. Nelle ultime due gare contro Cittadella e Modena il Palermo ha realizzato 8 gol ma nello stesso tempo ne ha subiti 5. Pollice in su, dunque, per la vena realizzativa di un gruppo che sta legittimando le proprie ambizioni in chiave playoff con uno score confortante dal punto di vista della produzione offensiva ma non basta. Attenzione anche a ciò che succede dietro, alla facilità con cui i rosanero prendono gol.
L’ultima partita con la porta inviolata è quella casalinga con la Ternana (0-0) dello scorso 28 febbraio. Nelle successive tre gare gli uomini di Corini hanno subito 6 reti, cifra che impone una riflessione e che per il rush finale richiede un lavoro specifico da parte del tecnico e del suo staff. E’ chiaro che quando si parla di fase difensiva sono coinvolti tutti i reparti e che determinati numeri (peggiore difesa con 37 gol subiti tra le squadre presenti all’interno del perimetro playoff e terza peggior retroguardia in trasferta con 24 reti al passivo come Ternana e Brescia) “inchiodano” il collettivo ma ci sono anche altre verità. La gara interna con il Modena prima della sosta, ad esempio, ha detto a proposito del pacchetto arretrato che, portiere a parte, i singoli hanno faticato e che la loro prestazione non è stata incoraggiante.
Un campanello d’allarme scattato anche in vista del match in programma sabato a Parma. Cosa succederà al “Tardini”? Nedelcearu, che sarà a diposizione anche se nei prossimi giorni non avrà molto tempo per preparare la partita con i compagni in seguito agli impegni con la Nazionale rumena, dovrà riscattarsi dopo le sbavature mostrate contro la compagine di Tesser. E il concetto vale anche per Graves. Bettella e Marconi quasi certamente non riusciranno a recuperare e, di conseguenza, sul centrosinistra il posto in prima fila è prenotato nuovamente dal danese. Che sarà chiamato a cancellare le incertezze emerse contro il Modena e, in termini di affidabilità, a riprendere il filo interrotto in pratica a Bolzano contro il Sudtirol. E a proposito di scorie post-Modena i riflettori saranno puntati anche su Mateju e su una fascia sinistra che con Aurelio ha funzionato il 17 marzo solo nella ripresa.