Corriere dello Sport: “Palermo freme, Ascoli alla pari”
“Per la prima volta da quando guida il Palermo, Stellone stasera rinuncerà alle due punte. Nel turbinio di rotazioni di schemi ed uomini, con l’Ascoli il tecnico si adeguerà al periodo schierando i rosa con l’albero di Natale (4-3-2-1). Ma i motivi ci sono tutti, a cominciare dalla necessità di pensare anche alla successiva delicata trasferta di Cittadella, distante appena 60 ore, e di avere un attaccante di ruolo (in questo caso Puscas, escluso inizialmente) che dalla panchina possa dare una svolta se occorre. L’Ascoli è temibile soprattutto contro le grandi (“ha battuto Lecce, Verona e Benevento e pareggiato a Pescara” ammonisce Stellone) per cui stavolta il Palermo pensa a rinforzare la linea mediana, inserendo due elementi freschi come Haas e Chochev accanto a Jajalo e tenendo sulle trequarti Trajkovski e Falletti, pronti a diventare a loro volta attaccanti di supporto a Moreo. IL PIZZICOTTO. Stellone non si spaventa per la rimonta del Brescia che ieri ha aűancato il Palermo né ritiene la sua squadra in flessione. Ma un pizzicotto ai suoi che devono tornare alla vittoria al Barbera lo ha dato eccome: «Mi verrebbero dubbi sulle nostre qualità se soffrissimo troppo o creassimo poco; allora potrei pensare ad accorgimenti tattici o di interpreti. Ma al di là dei pareggi la squadra in ogni gara non dà segnali preoccupanti; calcia più dell’avversario e subisce meno. Allo stesso tempo, è vero che non perdiamo da 11 giornate ma negli ultimi tempi abbiamo raccolto meno di quanto potremmo, per cui serve un pizzico di concretezza in più in avanti perché con l’Ascoli vogliamo i 3 punti e non importa come. Il Brescia? Non facciamo la corsa su di loro, guardiamo gara dopo gara: il campionato non si vince adesso». IL DOPO STRUNA. Nella notte di Natale, il Palermo ha uffcializzato il già annunciato passaggio di Struna agli americani dello Houston Dynamo. 4 anni di contratto al difensore che era in scadenza, 650mila euro l’introito per il club. Stellone ha ribadito i suoi punti fermi sul mercato: «Un’operazione che ho condiviso, noi non tratteniamo nessuno. Struna era un discorso particolare, la società rischiava di perdere un possibile introito. Ad oggi non abbiamo pensato a un sostituto perché ora giochiamo spesso con la difesa a 4 e, oltre ai titolari, ci sono già Accardi, Ingegneri, Pirrello e Szyminski. Con Foschi parliamo la stessa lingua: non vogliamo toccare una squadra che ci ha portato al primo posto in classifica. Però, non terremo giocatori scontenti, dunque chi per un qualunque motivo, ha il desiderio di andar via, sarà rimpiazzato. L’ideale a fine mercato sarebbe avere due giocatori per ruolo ma non di più per non creare esuberi. Per adesso tutti si stanno allenando benissimo: in queste 2 partite voglio tutti concentrati solo sul campo. Poi vedremo il da farsi»”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.