Corriere dello Sport: “Palermo, finali letali: Corini non molla mai”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo di Corini, sempre letale nei finali di gara.

Gli specialisti dell’ultimo minuto: in ogni partita in cui ha fatto gol, il Palermo ha sempre segnato almeno una rete nel finale. Un primato singolare e a questo punto non casuale, visto che il dato si è verificato in 7 gare sulle 9 disputate, Coppa compresa. Indica tenacia e concentrazione nel restare sul pezzo fino in fondo, anche se è vero che è ormai sempre più comune che le partite si risolvano proprio nei minuti di recupero: gli stessi rosanero hanno dovuto pagarne un prezzo, perdendo al 122′ a Cagliari e al 91′ al Barbera col Cosenza a causa della prodezza di Canotto.

Segnare con tale regolarità un gol negli ultimi minuti di tutte le partite mette in mostra anche altre caratteristiche della rosa di Corini, come l’esperienza e un gruppo composto da giocatori capaci di risultare decisivi nei momenti che contano. Gol cui l’avversario difficilmente può replicare, utili spesso per definire un risultato già acquisito, come a Reggio Emilia, Venezia o Modena, ma in altri casi invece proprio per strappare 3 punti pesantissimi, come ad Ascoli e col Sud Tirol. La serie è iniziata subito, nel primo match ufficiale, in Coppa, quando Soleri segnò il gol dell’1-1 al 16′ del 2° tempo supplementare; prodezza resa però inutile dall’immediata reazione del Cagliari che con Di Pardo passò il turno.

Ma il Palermo ha confermato la buona abitudine anche in campionato: aveva segnato nei minuti decisivi già alla prima a Bari, ma la rete di Brunori al 100′ fu annullata dal Var. Buona invece quella, ancora del subentrato Soleri, a Reggio Emilia per siglare al 5° minuto di recupero la certezza della vittoria (3-1). Gol al tramonto del match anche con la Feralpi Salò, il 3-0 firmato al 40′ della ripresa da Federico Di Francesco; meno importante stavolta ma comunque valido per la statistica. Assolutamente determinante invece il tocco in spaccata di Mancuso ad Ascoli, arrivato 120” dopo il 90′, che sbloccò uno 0-0 piuttosto faticoso portando 3 punti in classifica. Il 47′ del 2° tempo si è rivelato l’attimo fortunato dei rosanero anche 10 giorni dopo a Venezia, quando Brunori chiuse la sua tripletta col gol del 3-1, evitando qualunque rischio di rimonta dei lagunari.

Fino all’ultimo respiro. Particolare l’emozione della prodezza successiva giunta nelle battute finali di una partita: perché l’incornata di Aurelio a scalfire il fortino del Sud Tirol è arrivata al Barbera e sotto la curva Nord che stava trascinando la squadra agli ultimi tentativi per vincere. Minuto 44′ del 2° tempo, rete del 2-1 che fa esplodere lo stadio. L’ultimo tassello di questa singolare “striscia” è targato ancora Leonardo Mancuso, che stavolta al 3° minuto di recupero (quarta rete totale dei rosa nell’over time), ha tolto ogni dubbio sulla vittoria di Modena, insaccando il 2-0 che è valso la quarta vittoria esterna consecutiva: in tutte queste partite, il Palermo ha segnato nei minuti di recupero. Vietato ai deboli di cuore forse, ma certamente dotato di una impressionante forza realizzativa.