Corriere dello Sport: “Palermo e il peso delle responsabilità. Chi tira il prossimo rigore?”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso rigori al Palermo.

La maledizione dei rigori torna a far soffrire il Palermo: dopo che l’anno scorso la squadra fallì quasi il 50% di quelli ottenuti (5 su 12) dilapidando parecchi punti, la storia si è ripresentata identica ad inizio stagione, col malcapitato errore di Di Mariano a Bari che ha sparato altissimo il penalty che avrebbe presumibilmente indirizzato la gara a favore dei rosanero, già in doppia superiorità numerica a causa delle espulsioni di Maita e Di Cesare e che nei restanti minuti non sono riusciti a sfruttare la situazione favorevole restando sullo 0-0. Non è servito cambiare rigorista, affidandosi a Di Mariano che in carriera aveva uno score immacolato: ne aveva fin qui realizzati 12 su 12, compreso l’unico tirato l’anno scorso in rosanero, a Cittadella in vece di Brunori che aveva chiesto una pausa dopo averne sbagliati 4. Corini ha confermato di avere designato lui dal dischetto proprio in base a quel precedente.

Responsabilità. Ma la serie negativa comincia a farsi sentire anche psicologicamente. Già l’anno scorso, oltre a Brunori, aveva fallito Tutino (con la Reggina, in modo indolore perché il Palermo vinse lo stesso) e in estate persino nelle amichevoli c’erano stati due errori, di Soleri contro i dilettanti della Bassa Aunania e del nuovo arrivato Insigne con il Legnago, che tra l’altro poi aveva pareggiato. Brunori al contrario ha fatto centro contro il Trento ma a Bari, dopo averlo conquistato, ha lasciato l’incombenza del rigore all’ex leccese. Naturale lo schieramento dell’intera squadra a fianco del compagno subito rincuorato: nel calcio ci stanno gli sbagli ma è stato evidente il contraccolpo psicologico per il picciotto palermitano, da lì a poco non a caso sostituito.

Il Palermo è consapevole delle attese ed il timore è che rischi di venire schiacciato dal peso delle responsabilità: gli episodi negativi che hanno subito caratterizzato le prime due uscite (sconfitta al 122′ a Cagliari, mancata vittoria a Bari con rigore sciupato e gol annullato dal Var al 100′) sono segnali che vanno subito rimossi. Il gruppo e l’allenatore per primo devono essere più forti di questa antipatica sensazione e reagire con la concretezza necessaria per disputare un campionato di vertice. Quanto al rigorista, verrà deciso sulla base degli allenamenti (“li proviamo ad ogni seduta” ribadisce Corini) e dei colloqui coi singoli calciatori. Potrebbe tornare a tirarli Brunori oppure Di Mariano, al suo primo errore in carriera.