Corriere dello Sport: “Palermo e il consolidamento. Silenzio su dettame della proprietà”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul consolidamento del Palermo.
Il “consolidamento” che tanto ricorre nelle parole dell’allenatore e dei dirigenti, poco propensi ad esternazioni pubbliche secondo un preciso dettame della proprietà, non riguarda solo la costruzione della squadra ma anche la definizione di un nuovo impianto societario. Mirri è rimasto presidente per agire da trait d’union con la città ma il peso delle decisioni è ormai tutto degli uomini City. Nominato a gennaio anche amministratore delegato, Giovanni Gardini sta riorganizzando nel profondo un club che alla sua nascita, nel 2019, era dilettantistico (partendo dalla serie D) ed andava plasmato secondo principi più moderni e sulla base del modello delle altre squadre che il City gestisce nel mondo.
Ex fra le altre di Lazio e Inter, Gardini è abituato a fare calcio nelle metropoli ma Palermo ha sempre un che di diverso per cui è necessario vivere una fase di adattamento: l’ad se ne sta accorgendo, in particolare nella controversa vicenda dello stadio Barbera, di proprietà del Comune e che il Palermo gestisce in convenzione. Uno dei nodi da risolvere ad esempio è la concessione dello stadio per i concerti di Vasco Rossi in giugno, con la prevendita iniziata senza la firma di un accordo specifico da parte del club rosa. Guardando oltre, l’idea resta chiedere il diritto di superficie sulla scia degli stadi di Bergamo o Reggio Emilia, permettendo così alla stessa società di provvedere alle necessarie opere di ristrutturazione.
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