L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul caos iscrizione del Palermo. Il mancato deposito della polizza fideiussoria entro il termine perentorio della mezzanotte di lunedì è un macigno che pesa sul futuro dei rosa. «Le colpe sono del club – ha detto Carlo Camilleri, broker dell’operazione – perché ha prodotto i documenti necessari soltanto martedì, e nonostante la nostra richiesta del 17, ha pagato la polizza solo lunedì…». Ma la Lev Ins precisa di non aver mai emesso fideiussione e di non averne mai ricevuto incarico. Si fa a pugni con la posizione della società ed è esplicito il DG Lucchesi: «Si sta muovendo la magistratura, stiamo cercando di capire cosa è successo. E’ stata organizzata una truffa nei nostri confronti, stiamo per avere nuovi elementi. La cosa che ci interessa in questo momento è sanare subito la questione sportiva con la fideiussione al fine di avere lo strumento per poter dialogare. E’ in arrivo, comunque, la resa dei conti per andare a individuare chi ha combinato questo pasticcio». Nella mattinata di ieri, Salvatore Tuttolomondo aveva provato a salvare il Palermo, ripetendo di essere iscritti al campionato di B. Lo stesso direttore finanziario di Arkus Network sventolava la copia della mail mandata in Lega alle 21:10 di lunedì sera dal broker assicurativo, poi tirava fuori anche la pec delle 23:59 dove si confermava che la società aveva pagato la fideiussione da 800 mila euro.