Di fronte alla consueta conferenza pre-partita, Dionisi cerca di non soffermarsi sulla sua posizione incerta, concentrandosi esclusivamente sui lati positivi della squadra e evitando di incolparla per problemi gestionali. Come evidenzia Paolo Vannini del Corriere dello Sport, il tecnico si sforza di trasmettere sicurezza, affinché la squadra si focalizzi unicamente sulla preparazione della partita, lasciando da parte ansie e negatività.
I risultati recenti, con sole due vittorie su sei nel 2025, pesano notevolmente e rendono ogni giustificazione inefficace. Dionisi spiega: «Sono l’ultima spiaggia? La squadra deve concentrarsi sulla preparazione. Dal lavoro della settimana non emerge alcuna anomalia, e trasmettere ansia non porta alcun vantaggio. Occorre pensare in positivo, analizzando gli errori per trarne insegnamento e correggerli. È tempo di invertire il trend». In questo contesto, come sottolineato anche da Paolo Vannini del Corriere dello Sport, il tecnico ammette che alcuni comportamenti ripetuti suggeriscono che il messaggio non sia stato recepito appieno: «Da allenatore non posso modificare un giudizio complessivo a causa di un singolo errore, che può capitare in ogni partita».
Nel dettaglio, Dionisi ricorda la sfida contro il Mantova: una buona difesa nel primo tempo e in quello successivo fu poi vanificata da un gol concesso per distrazione, che ribaltò il risultato. Pur confermando che, al momento, ripetrebbe le stesse scelte perché sembravano corrette, riconosce che la squadra meritava più punti e che tutti hanno in parte contribuito agli errori. «Mi rifiuto di cedere al pessimismo e mi impegno a migliorare la situazione», conclude.
Con la prossima sfida all’orizzonte, il Palermo dovrà dimostrare cuore e determinazione per pareggiare la volontà dell’avversario, che promette di non lasciar nulla al caso. Le defezioni obbligano Dionisi a ripensare la strategia: se Nikolaou non riesce a dare il massimo, si valuta il ritorno della difesa a 4 o l’arretramento di Blin in centrale, con l’inserimento di Gomes in regia. «Con Ranocchia a impostare il gioco e Verre a sostenerlo, abbiamo ritrovato il contributo offensivo dei centrocampisti, un’arma che potrebbe rivelarsi decisiva», aggiunge il tecnico.