Corriere dello Sport: «Palermo, devi ragionare di più»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle difficoltà di questo Palermo.
Sono troppi ormai i segnali ripetuti per non far ritenere che il Palermo abbia limiti strutturali difficilmente rimediabili con un cambio di modulo. Quando si aggiusta una cosa (la concretezza sotto porta, nelle ultime 3 partite la squadra ha fatto 6 gol più quello…fantasma di Odjer), se ne rompe un’altra, ovvero la solidità difensiva andata a farsi benedire. Con la manovra votata all’aggressività chiesta da Baldini, saltano tropo facilmente gli equilibri: basta un errore nei tempi del pressing (vedasi l’azione dell’immediato pari del Campobasso) o un lancio oltre le linee e i rosa vanno in difficoltà.
Succedeva anche con Boscaglia ancora prima che con Filippi. C’è da chiedersi se serva tempo perché la squadra memorizzi certi automatismi o se piuttosto le caratteristiche dell’organico sostengano la scelta. Baldini insisterà sul modulo. Si lavorerà durante la settimana sul problema: «Se non riusciamo ad essere aggressivi, dobbiamo imparare a cambiare atteggiamento e sapere come disporci – ha spiegato il tecnico – Ma quando mette il piede sull’acceleratore, il Palermo è una squadra importante».
Doppia cifra. Fra le ombre dell’ennesima trasferta senza vittoria (ultimo successo ad Andria 3 mesi fa), due dati da segnalare in positivo: la prima doppietta in rosanero di Matteo Brunori, arrivato in doppia cifra senza rigori, e la rimonta effettuata per arrivare al 2-2. In stagione era capitato due sole volte, entrambe sul campo di Vibo Valentia, contro il Messina quando Soleri acciuffò l’1-1, e nella vittoria sulla Vibonese quando i rosa ribaltarono il risultato (da 0-1 a 3-1). Merita una citazione anche lo sfogo di Baldini sul balletto del gol prima concesso poi tolto a Odjer che avrebbe dato una svolta alla gara: «Gli arbitri di categoria sono scarsi, se aveva dato la rete ascoltando il guardalinee non poteva cambiare idea per le proteste degli avversari. Ma non cerchiamo attenuanti, e restiamo più sul pezzo: le cose da migliorare sono ancora tante».