Corriere dello Sport: “Palermo, dentro o fuori. Ora Baldini sa cosa vuole”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e su Baldini.

«Ora dobbiamo fare una battaglia a Francavilla». Silvio Baldini guarda già oltre, al confronto diretto di sabato prossimo contro la rivale che lo sopravanza in una classifica che sarà però mutata dal turno infrasettimanale in cui il Palermo non giocherà (la gara col Taranto è stata infatti spostata al 30 marzo). Perché la vera svolta al percorso rosanero può arrivare solo dalle gare in trasferta, vero tallone d’Achille della stagione. Al Barbera la squadra è un rullo compressore, 10 vittorie e 4 pareggi, fuori casa sono arrivati appena 11 punti. E il mistero di questa doppia identità al momento non è stato ancora risolto, neppure dal nuovo allenatore, convinto però che il lavoro che ha impostato darà i suoi frutti. «Dobbiamo metterci tanta fatica e tanta passione, giocare senza remore e mantenere la lucidità. Sul piano tattico, dovremo ripetere la partita di Catanzaro (il debutto di Baldini sulla panchina rosa, ndc.), dove facemmo 0-0 senza fare mai ripartire i nostri avversari, aggiungendovi le situazioni di attacco che in questi mesi abbiamo imparato a sviluppare». Da quel giorno, peraltro, i calabresi hanno solo vinto.

Micidiale Negli spazi. La goleada ridà colore ad una squadra che era uscita choccata e ridimensionata dal 4-1 di Foggia, ma per gli obiettivi cui si mira serve solo continuità. Ecco perché va archiviato velocemente pure il risultato migliore del campionato, ottenuto fra l’altro a spese di una squadra in grave crisi come la Turris. Certo è che quando il Palermo ha spazi e mette in pratica un pressing tanto intenso, diventa davvero micidiale e scompaiono d’incanto anche i dubbi sull’equilibrio collettivo. In questo senso, sabato ha brillato particolarmente la luce di Gregorio Luperini, che non solo si è sbloccato col 1º gol in campionato, ma è apparso decisivo per la capacità di recuperare palloni in zone nevralgiche. L’equivoco che lo riguarda è sempre l’attribuzione del termine trequartista nel 4-2-3-1. E’ chiaro che da lui non si possono attendere giocate di fantasia ma un contributo di sostanza e dinamismo. Anche in questo caso il problema sarà ripetere questo genere di prestazione in trasferta e in momenti “caldi” del match.

I record di Brunori. C’è stata gloria per tutti, compreso Floriano tornato al gol su azione dopo oltre 4 mesi, e Soleri, che ha confermato la curiosa statistica che lo vuole andare a segno solo da subentrato: 6° gol, tutti realizzati partendo dalla panchina. Gioia sciupata dallo sciocco cartellino giallo ricevuto, che lo costringerà a saltare la gara di sabato: era infatti diffidato. Chiudiamo coi numeri di Matteo Brunori, miglior realizzatore del torneo su azione: 14 reti senza rigori. E la sua serie sì (in gol da 5 giornate con 7 centri totali) lo accosta a campionissimi che hanno indossato la maglia rosa: gli ultimi a esserci riusciti col Palermo erano stati Dybala nel 2014 e Ilicic 2 anni prima.

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Redazione Ilovepalermocalcio