Corriere dello Sport: “Palermo, dentro o fuori. Corini, tutto a Venezia”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che si prepara ad affrontare il Venezia.
Provarci con leggerezza. Il termine scelto da Eugenio Corini sottintende che il percorso del suo Palermo, una neo promossa, è già arrivato all’obiettivo minimo (non matematicamente) ma che per natura una città del genere non può che ambire a qualcosa di diverso. Dunque non verrà lasciato nulla d’intentato per afferrare i playoff, distanti 3 punti. Il Venezia però è una di quelle avversarie che i rosa hanno mostrato di soffrire per caratteristiche di gioco. Corini esclude che gli scarni risultati ottenuti con le formazioni più in basso in classifica dipendano da sottovalutazione, piuttosto imparare a superare certi ostacoli fa parte di quel percorso che il Palermo deve compiere per crescere. «Il campionato è equilibrato, può succedere qualunque cosa e noi dobbiamo adeguarci alle situazioni – dice Corini – ricordiamo sempre da dove è partita la squadra ma abbiamo la possibilità di cogliere un sogno», spiega l’allenatore bresciano.
Di Mariano ko. Corini ieri ha fatto capire che il Palermo non recupererà Di Mariano fino a fine stagione: dovrà operarsi al ginocchio. In laguna sarebbe stato un ex molto atteso, come Stulac (altro assente) e Segre. Oggi torna Valente da quel lato e la nuova alternativa su cui si è lavorato è Masciangelo, un ambidestro, utilizzato da esterno alto, considerando che a sinistra il posto se lo giocano Sala e Aurelio. Il Palermo deve trovare modi diversi di arrivare al gol, dai tiri da fuori alle palle inattive, sino alla migliore condizione di Verre («uno che può fare saltare il tappo» lo stimola Corini). «Vogliamo vincere e dobbiamo replicare quanto facciamo in allenamento. Importante l’equilibrio, lavorare insieme.
Col Cosenza gara in chiaroscuro? Invito a ricordare da che risultati venivano gli avversari: non mi sono piaciuti certi individualismi nel finale quando abbiamo forzato i cambi offensivi e rischiato di perdere». Per crederci serve un colpo d’ala: «A volte basta una gara a sbloccare l’autostima, in trasferta non vinciamo da Ascoli ma ci siamo andati vicini molte volte». Attenzioni difensive. Ma fuori casa il Palermo prende almeno un gol da 9 gare consecutive, le uniche volte che è rimasto imbattuto (Modena e Benevento) ha ottenuto 3 punti. Corini chiede miglioramenti sulle palle ferme: «E’ vero ogni tanto le soffriamo, il Cosenza ha avuto le occasioni principali su angolo, dobbiamo stare attenti». Recuperati Bettella e Graves, rimasto a casa Lancini, ma il trio titolare di cui Corini si fida di più resta ancora Mateju, Nedelcearu, Marconi.