Corriere dello Sport: “Palermo, De Zerbi ultimo atto? Zamparini ha già cominciato a sfogliare la sua rubrica. A come aiuto, B come Ballardini…”
“Due mesi dopo il Bologna rivede la luce. E torna a vincere dopo sette partite, segnando tre gol, impresa mai riuscita quest’anno. Sorride il chairman del Bologna, Joey Saputo, in tribuna con il padre Lino, che cinquant’anni fa partì da Montelepre – provincia di Palermo – per emigrare in Canada. Se era un derby, l’ha vinto il figlio. La vittoria dà ossigeno al Bologna, che sale a quota 16, a +9 dalla terzultima, con sette squadre sotto. Il Palermo è scivolato da tempo nelle sabbie mobili. La sua classifica è da mannequin challenge: immobile. Quella del Dall’Ara è la sesta sconfitta consecutiva. Eguagliato il record negativo del 1956-57. Quell’anno, i rosanero chiusero all’ultimo posto e retrocessero: butta male anche quest’anno. De Zerbi rischia. Ha poca qualità a disposizione, ma ieri ha contribuito anche lui alla confusione. Zamparini non ha cancellato il nome di Ballardini dalla sua rubrica telefonica. Dopo i no di Reja e di Mandorlini, e a meno di colpi a sorpresa, resta il ravennate l’ancora di salvataggio. Tutto già visto, tutto già vissuto. RIMONTONA. Quella del Bologna è stata la prima rimonta stagionale portata a termine: Destro, Dzemaili e Viviani hanno ribaltato una partita che era parsa subito scivolosa. Reduce da due sconfitte consecutive prima della sosta contro Roma e Fiorentina, il Bologna ha reagito con lucidità, senza perdere le coordinate del gioco. E ha messo sott’acqua un Palermo di una pochezza imbarazzante: senza nerbo, senza idee, senza equilibrio. Un solo giocatore all’altezza della situazione: Nestorovski, al 7° centro stagionale, il quarto consecutivo, se è vero che il 70% dei gol dei rosanero porta la sua firma allora significa che lui funziona, ma tutto il resto no. Attorno al macedone c’è una squadra che non è tale. Eppure: è stato Nestorovski a segnare il primo gol in un pomeriggio grigio e ostile come una serie tv islandese. Su un comodo fraseggio difensivo, Gastaldello – al limite dell’area – ha pasticciato col pallone tra i piedi, lestissimo Henrique gliel’ha scippato e – in un’azione tipo-basket – ha servito Nestorovski, che da due metri ha appoggiato in rete. Serviva uno schiaffo, a quel punto il Bologna si è svegliato. Il gol di Destro (20’ pt) ha posto le basi per la rimonta: cross dalla trequarti di Viviani, Destro ha anticipato Cionek e con una perfetta torsione del collo ha spedito il pallone nell’angolino, alla destra di Posavec. Boato del Dall’Ara per il centravanti ritrovato. Il quarto gol di Destro in otto partite consegna a Donadoni una verità definitiva: con il centravanti in campo il Bologna è un’altra cosa. PALERMO SPARITO. Nella ripresa il Palermo – passato dal 4-1-4-1 al 3-4-2-1 – è sparito. E il Bologna si è preso la scena, forte di una solidità maggiore e della qualità dei suoi giocatori. Il gol del 2-1 l’ha segnato Dzemaili, con un preciso sinistro a incrociare, rasoterra, dal limite dell’area. Il definitivo 3-1 porta invece la firma di Viviani, che su calcio di punizione a girare – favorito da un’azione di schermo sulla barriera dei suoi compagni – ha ingannato Posavec. C’era tempo anche per il debutto in A del 18enne nigeriano Okwonkwo, cresta d’ordinanza e un’accelerazione da centometrista. Ma a quel punto Zamparini aveva già cominciato freneticamente a sfogliare la rubrica sullo smartphone. A come aiuto, B come Ballardini.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.