“Per volare servono le ali e queste ali, che nel caso specifico devono dare slancio ad un cammino orientato verso la salvezza, il Palermo le ha. La spinta propulsiva è garantita da Andrea Rispoli e Haitam Aleesami, due spine nel fianco delle difese avversarie. Due frecce perfettamente funzionanti in una macchina, quella verniciata di rosanero, che in questa prima fase del campionato ha viaggiato sempre a ritmi sostenuti sulle corsie laterali. Il Palermo targato De Zerbi è a trazione laterale, è una struttura con determinati ingranaggi e meccanismi di gioco studiati ad hoc proprio per valorizzare gli spunti dei due cursori di fascia. Una mossa effettuata a Pescara durante la gara con il Crotone conferma questa specificità: il tecnico rosanero ad un certo punto ha arretrato il centrocampista Gazzi trasformandolo in difensore aggiunto e lo ha fatto con lo scopo di “liberare” la corsa dei due esterni che, peraltro, in quella partita hanno lasciato il segno con le loro proiezioni offensive come testimonia l’assist vincente di Aleesami in occasione dell’1- 1 di Nestorovski. STRATEGIE. E non è casuale il fatto che De Zerbi abbia cambiato modulo nelle ultime gare. Passando dalla difesa a quattro alla linea a tre (che diventa a cinque in fase di non possesso), ha avanzato il raggio di azione dei due laterali mettendoli nelle condizioni di sfruttare meglio le loro attitudini. Rispoli e Aleesami possono agire come terzini nella difesa a quattro ma il tecnico, che ha dimostrato grande elasticità rivoluzionando il proprio credo calcistico, ha capito che i due stantuffi danno maggiori garanzie come esterni alti e che dunque sarebbe stato opportuno adeguarsi alle loro caratteristiche. De Zerbi sa che la spinta di Rispoli e Aleesami è in questo momento il valore aggiunto del Palermo e ignorare questo dato di realtà non avrebbe senso. Basta notare che i due hanno giocato finora tutte le partite per 90 minuti per capire la loro importanza nell’economia della squadra. L’esterno campano e il nazionale norvegese sono due pedine insostituibili e il loro contributo, in termini di corsa e di dinamismo, rappresenta una risorsa preziosa per la compagine rosanero. Sia come soluzione alternativa nell’ambito di una squadra che fatica in zona-gol (oltre a Nestorovski, in questo momento nell’elenco dei marcatori rosanero c’è solo Rispoli) sia come strumento funzionale alle esigenze degli attaccanti (o dell’unico terminale offensivo). MOMENTO D’ORO. Un aspetto fondamentale è lo stato di forma dei protagonisti: per continuità e rendimento, Rispoli e Aleesami finora sono stati i rosanero più convincenti. Se la velocità dell’ex Goteborg può essere considerata una piacevole sorpresa dato che il numero 19 è una new-entry, lo sprint di Rispoli segue la linea tracciata nell’ultimo segmento della scorsa stagione. Una fase in cui il numero 3 rosanero trovò più spazio (complice lo spostamento di Morganella sull’out sinistro) e in cui recitò un ruolo da protagonista in qualità di assist-man per Gilardino nelle due gare decisive contro Frosinone e Verona. Il presente si chiama Sampdoria, match dal profumo di amarcord per l’esterno campano che con i blucerchiati conquistò la promozione in A nel 2012. I rosa, che giovedì sera in concomitanza con il compleanno proprio di Rispoli hanno cenato tutti insieme per cementare il gruppo, sono pronti per la sfida di Marassi. I due esterni scaldano i motori e si preparano ad aggiornare i rispettivi contachilometri“. Questo quanto scrive l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.