Sull’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport” c’è un’analisi dettagliata del momento di crisi che il Palermo vive ormai già da un po’ e che è culminato ieri con l’esclusione di Rigoni, Maresca e Daprelà dai progetti tecnici. Le colpe del periodo nero dei rosa sono senza dubbio del presidente Zamparini, troppo istintivo e vulcanico, e del suo staff che non è in grado di imporsi e far da filtro tra squadra e patron (vedi Gerolin), ma accetta troppo facilmente ogni decisione di quest’ultimo. Ma Zamparini è sempre stato così e ciononostante in passato il Palermo ha conquistato successi importanti. E’ inspiegabile, invece, quanto visto in campo nel primo tempo di Palermo-Alessandria. Quella è colpa di tecnico e giocatori, anche se è stata la società a non mettere a disposizione del proprio tecnico (prima Iachini, adesso Ballardini) attaccanti a sufficienza. Adesso al Palermo non resta che imparare dai propri errori, perché per mantenere il bilancio finanziario tanto caro a Zamparini, serve innanzitutto salvarsi e quindi costruire una buona squadra.