L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e la sconfitta a Cittadella.
C’è qualcosa che non funziona nel progetto di crescita della squadra da un anno e mezzo affidata a Corini. Troppa altalena di rendimento, e di risultati, un’identità che appare e scompare, frequenza preoccupante di errori tecnici di giocatori che pure avrebbero un curriculum invidiabile. E’ un Palermo il cui sviluppo tattico e psicologico appare incompleto, frenato ogni volta che servirebbe il colpo d’ala o la conferma di certi progressi.
Sei sconfitte in 20 giornate sono troppe per chi vuole coltivare certe ambizioni, a Cittadella è arrivato un ko pesante proprio quando sembrava che ci fossero le condizioni per riprendere un cammino spedito (il morale alto dopo la fine positiva dell’andata, il recupero di parecchi giocatori, la spinta dei tifosi). E’ vero che hanno inciso gli episodi soprattutto in quell’inizio di ripresa, col mancato pareggio di Brunori e l’espulsione di Stulac nel giro di 5′, ma è proprio questa mollezza nel subire le vicende del match che moltiplica le perplessità sui rosanero. Senza continuità, tutto si complica.