“LA STORIA DI MAZZOTTA. Sono operazioni alla Foschi, che deve rifare gran parte dell’organico con risorse irrisorie perché le plusvalenze delle cessioni (club sempre in attesa del definitivo sì di Coronado a Dubai, che varrebbe 6 milioni di euro) serviranno per l’ordinaria gestione di una stagione che costa 25 milioni all’anno e in cui Zamparini non immette più soldi freschi e quelli che mette servono semmai per coprire il debito Alyssa che deve rientrare nelle casse societarie. Ma lo scenario è questo e il ds si è tuffato a capofitto nel lavoro con la sua abilità e conoscenza calcistica. Mazzotta non a caso era svincolato ed è un profilo che Foschi conosce molto bene avendolo portato a Cesena in serie A. Bocciato in passato proprio dal patron che non lo considerava pronto al salto di qualità in un Palermo molto più ambizioso, Antonio si è costruito un’onesta carriera di
esterno sinistro fra Crotone, Catania, Frosinone e Pescara dove era fra i pupilli di Zeman. Ha firmato un contratto biennale e ieri ha svolto le visite mediche (assieme ad un altro giovane del vivaio, Antonino Gallo, che sarà aggregato ai convocati): «Rivestire questa maglia è un sogno che si realizza – le parole del primo acquisto stagionale rosanero – dopo tanti anni ritorno a casa e sono felicissimo, speriamo di fare un’annata bella come ai tempi dello scudetto Primavera. Sono a disposizione del mister e darò il massimo in campo»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.