Corriere dello Sport: “Palermo, c’è poco da brindare. Ora serve un grande mercato!”
“Palermo, c’è poco da brindare. Dopo la cessione di Rigoni, tifosi increduli e arrabiati. Ora serve un grande mercato”. Così titola l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” in merito alla cessione di Rigoni e alle mosse che il Palermo dovrà fare nel mercato invernale: “Ora servono i fatti. Acquisti veri, gente pronta, adatta alla situazione del Palermo che è stato costruito malissimo e ritoccato via via ancora peggio. E’l’ultima occasione di Zamparini per recuperare una credibilità che si sta sfilacciando giorno dopo giorno. I tifosi sono in parte smarriti e in parte infuriati. In queste ore dopo la cessione di Rigoni al Genoa, diretta concorrente per la salvezza. Dagli ultrà agli abbonati, si moltiplicano le proteste per una strategia che non si capisce, che cambia ogni giorno, che trasmette una immagine di instabilità e confusione. Il Palermo rivelazione della scorsa stagione ha perso non meno di cinque giocatori fondamentali come Munoz, Barreto, Dybala, Belotti e Rigoni, sostituiti da elementi che non hanno le stesse caratteristiche. Giovani promettenti senza nessuna esperienza in serie A ad eccezione di Gilardino. […] Zamparini ha ammesso di non voler più spendere nel club ma ora è costretto ad intervenire per non depauperare un patrimonio che ha spesso dilapidato con le proprie mani. Rinforzare la squadra non è un capriccio o un contentino per i tifosi, ma un modo per tutelare il proprio prodotto. Che in serie B si svaluterebbe nuovamente con conseguenze inimmaginabili. Rinforzarla vuol dire fare operazioni mirate, non per forza nomi da dare in pasto all’opinione pubblica ma comunque elementi capaci di un contributo immediato, che servano proprio a far crescere con maggiori garanzie i giovani. Soprattutto senza le chioccie Maresca e Rigoni. Il mercato di gennaio sarà difficile e non sempre risolve i problemi, basti ricordare il triste precedente rosanero di tre anni fa. Ma ci vuole un colpo d’ala che riconquisti la piazza”.