L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà domani contro il Modena.
Sedici punti dopo sette gare disputate e secondo posto in classifica. Il cammino è ancora molto lungo ma il Palermo ha già raggiunto un piccolo traguardo che si era prefissato: gettare subito le basi per una stagione all’altezza delle aspettative. « Nella difficoltà di qualche amichevole iniziale vedevo delle cose – ha sottolineato il tecnico Eugenio Corini ieri in sala stampa al Barbera – e volevo che non fossi solo io ad accorgermene. Avevamo bisogno di lasciare un segno in questo inizio di campionato. La volontà è stata quella fin dal primo giorno di ritiro quando ho detto che non avevo tempo da perdere e che chi voleva restare avrebbe avuto una grande responsabilità. Non potevamo permetterci di sbagliare atteggiamento e su questo abbiamo costruito questi tre mesi ma è solo un buon inizio e c’è ancora tanto da fare » .
ANALISI . È la cura dei particolari che fa la differenza: «Nei momenti positivi bisogna lavorare di più, ci sono delle situazioni su cui dobbiamo migliorare soprattutto in termini di lettura. In occasione del gol di Canotto del Cosenza, a esempio, potevamo pressare prima e contro il Sudtirol, in merito alla rete di Ciervo, non abbiamo gestito bene un due contro due laterale. E dopo il pareggio ci siamo allungati, cosa che non dovremo ripetere a Modena». Prevalgono, in ogni caso, le note positive e da queste bisogna prendere spunto in vista del match in programma domani sul campo degli emiliani: «L’equilibrio in fase difensiva è un concetto su cui stiamo focalizzando molto l’attenzione e, a questo proposito, ho apprezzato molto la rincorsa di settanta metri che a un certo punto ha fatto Mancuso contro il Sudtirol. Mi ha ricordato la Juve di Allegri che ha vinto il campionato ed è arrivata in finale di Champions con Mandzukic largo a sinistra sempre pronto a sacrificarsi per il bene del collettivo».
NUOVO OSTACOLO . Dal Sudtirol al Modena. Reduci dalla sfida contro una squadra che tendeva soprattutto a chiudere gli spazi, i rosanero adesso affronteranno un avversario diverso: «Dovremo essere bravi a contenere una squadra che sa attaccare ma anche difendere bene. Il Modena ha giocatori qualitativi e molto pericolosi quando consolidano il possesso palla nei pressi dell’area avversaria. Caccia alla quarta vittoria consecutiva in trasferta? Parlare di record fa piacere ma il nostro focus è solo la partita contro gli emiliani. Vogliamo fare una grande prestazione e portare a casa un risultato positivo». Al “Braglia” ci saranno oltre tremila sostenitori rosanero al seguito della squadra: «Ho ancora i brividi se ripenso, quando siamo tornati in A, ai più di diecimila tifosi del Palermo a San Siro contro l’Inter. È molto bello – spiega Corini – che una tifoseria si riconosca nella squadra. Il muro rosanero, che l’anno scorso al Braglia ci aiutò a ottenere una vittoria fondamentale, ci darà una mano anche in questa circostanza». Ieri, intanto, è stata ratificata la collaborazione con i maltesi del Melita, squadra che gli uomini di Corini affrontarono in amichevole al “Barbera” il 24 agosto. Si tratta della prima affiliazione internazionale del club rosanero.