Corriere dello Sport: “Palermo: Breza, il primo canadese della serie A pronto al debutto. Si ispira a Buffon ma tifa Liverpool”

“Ci sono portieri che nascono tali e portieri che scoprono questa dimensione solo in un secondo momento. Il classe ’98 della Primavera rosanero, Sebastian Breza, primo canadese nella storia della serie A (come presenza in una distinta ufficiale dato che ancora non ha esordito) e primo giocatore del Canada (è nato ad Ottawa) del club, fa parte della seconda categoria. Per due motivi: è stato per diversi anni attaccante, e poi il calcio non è stata subito l’unica ragione di vita. Hanno scandito la sua infanzia anche l’hockey, il baseball e la canoa sprint (sport che nel suo Paese insegna personalmente alla sorella quasi quindicenne). L’amore per il calcio ora è dominante ma è solo uno dei tanti interessi di un ragazzo sportivamente “multitasking” e che ha deciso di coltivare la passione per il pallone seguendo le orme di papà Pierre, ex calciatore e allenatore della squadra in cui Breza iniziò a giocare a otto anni. SVOLTA. A 16 anni, il trasferimento in Italia grazie alla mediazione del suo procuratore. Sebastian va al Monopoli che, la scorsa estate, lo ha ceduto al Palermo in prestito con diritto di riscatto a favore dei rosanero. Il diciannovenne Nazionale Under 20 canadese, alto 196 centimetri, impressionò gli addetti ai lavori del club di viale del Fante durante un provino effettuato in occasione del ritiro a Cascia e fu aggregato alla Primavera con cui ha già collezionato in campionato 4 presenze pur non partendo come titolare all’inizio della stagione. «E’ da rifinire dal punto di vista tecnico ma ha ottimi mezzi fisici – ha sottolineato il responsabile del settore giovanile Baccin – nei prossimi mesi decideremo se riscattarlo». La Primavera è un terreno confinante con la prima squadra: sfruttando l’effetto domino provocato dalle defezioni di qualche giovane collega, Breza si è già affacciato ai piani superiori come dimostrano le tre convocazioni nel Palermo: «E’ stata un’emozione speciale soprattutto la prima con il Crotone – ha ammesso – e ricordo con grande piacere anche l’ingresso allo ‘Juventus Stadium’». E che, a titolo personale, ha arricchito un bagaglio già pieno di contenuti interessanti. Sebastian, che ha passaporto norvegese, parla quattro lingue: italiano, inglese, francese e anche polacco in virtù delle origini della madre. Ed è riconducibile proprio a questo legame la passione per il Borussia Dortmund con Lewandowski ed altri connazionali. Adesso, in virtù dell’ammirazione per Klopp, tifa per il Liverpool. Un portiere a cui si ispira? A parte Buffon, che considera una leggenda, segue Leno del Bayer Leverkusen”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.