L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che va avanti con Corini.
La forma è importante e non va sottovalutata. Ma a Lecco contava molto di più la sostanza: il Palermo doveva solo vincere e ha vinto. Doveva rialzare la china dopo due sconfitte consecutive e, pur non brillando dal punto di vista del gioco, ha portato a termine la “missione”. I rosanero, a prescindere dai contenuti proposti da una partita condizionata da un terreno pesante, hanno ottenuto tre punti che consentono di rilanciare ambizioni playoff.
ANALISI. Certamente, il successo ottenuto domenica non cancella i problemi emersi. Anche a Lecco si è visto per lunghi tratti un Palermo in affanno in fase di costruzione della manovra, timoroso e ancora alla ricerca di quell’equilibrio che serve per non farsi trovare impreparati quando la squadra avversaria, ad esempio, ripartiva in velocità. Ciononostante, a imporsi è stata la compagine di Corini e se lo ha fatto ci saranno dei motivi. Si è applicata e ha lottato con generosità dimostrando di sapere vincere anche partite “sporche” come quella contro la formazione di Aglietti. Affermazione che ha regalato un sorriso, in particolare, a quei tifosi palermitani entrati allo stadio a 5’ dal 90’ al culmine di un’odissea cominciata con lo spostamento (per il forte vento) da Palermo a Catania dell’aereo per la Lombardia.
PROSPETTIVE . Comunque il Palermo è sempre lì, salito al 5º posto scavalcando il Catanzaro e ha conquistato una vittoria che permette di preparare con serenità lo scontro diretto col Venezia in programma venerdì sera al “Barbera”. Il blitz vincente in terra lombarda ha ribadito che la squadra sa risorgere dalle proprie ceneri. Nonostante le difficoltà, quando è in crisi riesce a ritrovare la luce in fondo al tunnel. E anche a soddisfare il tecnico Corini nel momento in cui sostiene che le partite si possono vincere pure 1-0. E’ la terza volta in questo campionato dopo la trasferta di Ascoli e la gara interna col Brescia. Partita “sporca” come quella del “Rigamonti-Ceppi” e che il Palermo vinse con uno spirito da battaglia a scapito del bel gioco.