“Le mosse di Salerno e Corini per non gettare la spugna prima del tempo: intanto, almeno 3 settimane di quiete, ovvero niente pressione di Zamparini per le prossime 2 partite che sono obiettivamente da considerare quasi impossibili, almeno alla luce del Palermo visto finora. I rosa affronteranno prima l’Inter che viene da 6 vittorie consecutive Coppa compresa, poi al San Paolo, il Napoli dall’attacco fantasmagorico. Bisognerà provarci comunque ma sarà assai difficile portare a casa punti contro simili avversarie. Salerno ha chiesto una tregua alle esternazioni del presidente, provando a recuperare quell’unità fra le varie componenti che anche Corini aveva chiesto con la conferenza stampa alla Trapattoni della settimana scorsa. Il lavoro sarà incentrato sui miglioramenti tattici e di organico che il Palermo dovrà necessariamente fare per presentarsi poi al doppio scontro interno contro Crotone e Atalanta in condizioni di potersi giocare qualche residua speranza. Il distacco è enorme ma le giornate a disposizione ancora tante. E Salerno non è venuto solo per gestire una retrocessione. Giallo Sunjic. Intanto però ieri sera è nato un clamoroso caso Sunjic che diventa subito una gatta da pelare per il neo ds: il centrale bosniaco classe ’88 proveniente dallo Stoccarda e prenotato dai rosa prima dell’arrivo di Salerno (tramite il solito giro dei consulenti slavi di Zamparini), è atterrato in Sicilia e stamane farà le visite mediche a Palermo. Salerno non lo vuole e ne aveva espressamente bocciato l’acquisto, ma pare che l’impegno fosse già preso! Vedremo che accadrà perché il neo ds vuole seguire linee di mercato del tutto diverse, puntando su calciatori che conoscano il nostro campionato. Salerno ha accettato l’incarico avendo, se non carta bianca, la fiducia di Zamparini e vuole agire secondo le proprie idee, in sintonia con l’allenatore. Tenere o meno Sunjic diventa già il primo banco di prova del rapporto col presidente. Mercato. L’appuntamento per la svolta è fissato sin da ora al 5 febbraio con il confronto diretto col Crotone. Allora il mercato sarà finito e il volto del Palermo dovrà comunque sia essere quello definitivo. Rimasto per il rotto della cuffia, anche per il gradimento di piazza e spogliatoio, Corini dovrà trarre le fila del suo mese di lavoro e modellare la squadra per tentare il tutto per tutto. Ma con nuovi innesti assolutamente indifferibili di cui Eugenio ha già parlato lungamente con Salerno, che ieri mattina ha fatto la sua prima visita al centro d’allenamento provando a portare un’atmosfera positiva nel gruppo. Le priorità sono note, uno o due difensori innanzitutto. Con quali risorse considerando le sopraggiunte difficoltà economiche del patron? Buoni uffici ed abilità di Salerno nei rapporti con altri club, ma anche qualche cessione eccellente che possa fornire il cash per agire immediatamente. Si riparla della partenza di Oscar Hiljemark, per cui c’è stata una forte accelerazione da parte della Dinamo Kiev: il Palermo può chiudere in fretta col club ucraino per una cifra vicina ai 3 mln di euro. Da definire in questi giorni anche la situazione di Quaison: il più in forma per adesso, ma anche un giocatore che andrà a parametro zero a giugno. Un’opzione economicamente interessante, all’estero più che in Italia, potrebbe farlo andar via subito, portando nelle casse denaro fresco da investire su altri ruoli che servono ai rosa. Un’asse potrebbe nascere fra Palermo ed Udinese. L’esterno mancino è un ruolo che Corini vorrebbe migliorare, Aleesami non ha convinto, Pezzella è molto giovane. Impossibile il genoano Biraschi che ha già cambiato due club in stagione, adocchiato l’iracheno Ali Adnan così come centrale difensivo si fa un pensierino a Gabriele Angella. L’importante è dare dei rinforzi a Corini almeno prima della gara col Crotone.”. Questo quanto scritto da “Il Corriere dello Sport”.