Corriere dello Sport: “Palermo, alt di Zamparini. Primo no a Cascio, troppo bassa l’offerta degli americani. Ad ottobre i cinesi in città…”
“Il can can societario in atto da mesi rischia di avere pesanti ripercussioni sulla stagione sportiva del Palermo. Zamparini ha annunciato da mesi di voler lasciare, o comunque abbandonare la presidenza, ma di fatto al momento è più che in sella. Tutte le scelte sono sue e sono certamente condizionate dalla decisione di spendere il meno possibile oltre che di poter cedere a breve il pacchetto di maggioranza. Ne è nata una squadra indecifrabile, incaricata di affrontare un campionato di serie A pur piena di evidenti lacune e che finisce per essere in balia anche delle fibrillazioni vissute dal club: allenatore, giocatori e organi tecnici non sanno se e quanto rimarranno, qualsiasi programma su cui lavorare diventa di carta velina e il Palermo che va in campo non può che risentirne, riflettendo una situazione di incertezza e poca stabilità. IL CALORE SPARITO Un contesto peggiorato dalla sparizione del tradizionale calore della tifoseria palermitana. Oggi divisa sostanzialmente fra il livore contro il presidente e la rassegnazione per un futuro incerto. Disamore che si legge bene nel crollo degli abbonamenti, ai minimi storici degli ultimi 15 anni (quasi 4.000 tessere in meno rispetto alla stagione scorsa). Diamanti, ultimo arrivato e subito nominato capitano, ha sintetizzato in modo deciso: “Devono essere la nostra arma in più, senza tifosi non si va lontano”. la posizione della folla è in realtà abbastanza chiara: la squadra viene e verrà sostenuta, le si chiede essenzialmente impegno e sacrificio, tanto che i giocatori al termine della gara col Napoli sono stati applauditi andando verso la curva nonostante una sconfitta senza attenuanti. Ma Zamparini non riscuote più alcuna credibilità e l’attenzione di questi mesi rischia di essere incentrata più sulle trattative di cessione che sul destino del campionato IN CHE TEMPI? Solo che come ogni passaggio societario le trattative rischiano di essere ancora lunghe e complesse. Portando con sé anche un ulteriore carico di tensione nell’ambiente. Zamparini ha già fatto trapelare che la prima offerta formulata dal gruppo americano di Frank Cascio non è stata ritenuta congrua: prevedeva il pagamento di una tranche immediata (20 mln di euro) e i restanti 30 suddivisi in 3 anni ma vincolati ad una serie di opzioni a cominciare dalla permanenza della squadra in serie A. Inoltre sembra che non fossero convincenti le garanzie a livello bancario. Cascio però è intenzionato a non mollare e a ripresentare la proposta. Nel frattempo, procede però l’altra cordata che ha lavorato in questi mesi sempre nell’ombra, come nelle caratteristiche degli investitori cinesi, che interverrebbero nel italiano su precisi input statali. Ai primi di ottobre, è previsto che rappresentanti del gruppo di Pechino sbarchino a Palermo per valutare le strutture societarie e se ne potrebbero finalmente conoscere nomi e volti. Comunque vada, Zamparini, dovrebbe affrettare i tempi di qualunque decisione. Per evitare che la squadra, già fragile di suo, ne risenta in campo e finisca travolta quando poi sarebbe troppo tardi per rimediare”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.