Corriere dello Sport: “Palermo all’inglese, Empoli in B. I rosa giocano una partita vera, toscani battuti 2-1 e retrocessi”
“Un suicidio. Di cui solo una piccola parte si è consumata ieri al Barbera. L’Empoli che si sentiva salvo alla fine del girone d’andata e che lo era praticamente dopo la clamorosa doppia vittoria in trasferta a Milano e Firenze, retrocede facendosi sorpassare all’ultima curva dallo straordinario Crotone di questa primavera. Si consegna al Palermo già ampiamente in B con una prova che dimostra che la benzina era finita e una prestazione incomprensibile, certamente condizionata dalle notizie che arrivavano dallo Scida. Onore ai rosanero che non hanno regalato nulla, nonostante i fischi dei propri (pochissimi) tifosi, e hanno cancellato qualunque sciocca illazione della settimana, così come avevano fatto 15 giorni prima battendo anche il Genoa. L’attesa deLLa fine. L’Empoli ha recitato un’assurda partita di attesa, ad un ritmo balneare e senza quella foga che sarebbe stata necessaria sin dall’inizio. Spaventato dal vantaggio del Crotone, ha costruito un gioco di pazienza aspettando che il Palermo commettesse uno degli errori che hanno contraddistinto l’intera sua stagione. Ma i rosa, pur subendo costantemente l’avversario, hanno concesso pochissimo e tenuto sempre le giuste distanze. Quando c’è stato bisogno (ma solo con tiri da fuori) sono stati salvati da Fulignati, empolese e tifoso dell’Empoli, per nulla intimorito dalle responsabilità di una simile serata. Nella ripresa vaghi accenni di cambio di ritmo, un pizzico di sfortuna (palo esterno di Krunic al 23′) ma senza costrutto. E nel momento del forcing tardivo dei toscani, il Palermo ha colpito con una delle rare azioni lineari di una partita ovviamente nervosa e poco tecnica: gran cross da destra di Rispoli, deviazione puntuale di testa di Nestorovski tornato a segnare dopo oltre tre mesi. Persa La testa. Già bloccato psicologicamente sin dall’inizio, senza la scioltezza necessaria, l’Empoli ha perso del tutto la testa quando ha capito di stare perdendo la serie A. Tutti i suoi difensori sono stati ammoniti, i cambi di Martusciello, apparso quasi rassegnato in panchina, non hanno prodotto frutti e il 2-0 del Palermo è stato un incredibile regalo. Pelagotti, sostituto di Skorupski, assente per un lutto, per accelerare il rinvio serviva Diousse che sbagliava un facile appoggio permettendo a Bruno Henrique (al suo primo gol in Italia) di pennellare un pallonetto col portiere ancora fuori dai pali. Il simbolo della resa. Il gol di Krunic, di testa su sponda di Thiam, era inutile e in ogni caso all’Empoli ne sarebbero serviti altri due. Martusciello aveva promosso il giovane Zajc a cercare disperatamente palle giocabili dietro a Thiam e Maccarone ma il Palermo ha concesso solo due conclusioni nello specchio della porta con Fulignati ad opporsi a Krunic e poi soprattutto alla punizione dello sloveno, tolta letteralmente dal sette. Ma neppure l’esperienza ha aiutato i toscani con Maccarone e il subentrato Pucciarelli, mai determinanti né convinti. Più passavano i minuti e più lo sconforto annebbiava le idee dell’Empoli. Il Palermo faceva il suo, come chiesto da Bortoluzzi che in casa ha conquistato 10 punti nelle ultime 4 partite con 3 vittorie di fila. Altro che chiacchiere su paracadute o altre amenità. L’Empoli deve rimproverare solo se stesso per essersi presentato così scarico alla partita che poteva salvarlo.” Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.