Il primo ko di una stagione comunque vissuta su equilibri instabili (tifoseria lontana, futuro societario incerto, diffi coltà economiche e gestionali) può essere letto in due modi: o diventa un evento devastante, che spezza il tentativo di Tedino di riportare normalità almeno nella squadra, o il punto di partenza per un immediato riscatto da mostrare già domani sera a Carpi e sabato con l’Entella al Barbera. Il Palermo delle prime 9 partite, per nulla appariscente ma solido, si era costruito almeno delle certezze che rischiano di essere spazzate via dalla brutta sconfi tta col Novara. La squadra si é smarrita, Tedino nel tentativo di trovare nuove soluzioni ha invece aumentato la confusione e sono riapparsi i “fantasmi” (definizione dell’allenatore) della passata stagione. Ovvero la scarsa personalità di molti giocatori retrocessi senza appello lo scorso anno e che stanno facendo pochissimo per cambiare quelle impressioni, soprattutto quando le cose si mettono male e proprio da loro, nazionali e con esperienza, dovrebbe partire una reazione di carattere.
CONDIZIONE ATLETICA. Tedino ci ha messo subito la faccia, addossandosi le responsabilità, ma dovrà risolvere interrogativi profondi a cominciare da domani sera. Uno dei principali riguarda la condizione atletica della squadra, complicata dal continuo andrivieni di molti giocatori e dagli infortuni. Perché il Palermo dell’avvio di stagione, nonostante le definizioni, più che una corazzata sul piano della qualità è apparso un complesso quadrato e difficile da mettere sotto, forte fisicamente e disposto alla battaglia. Ma se le gambe sono pesanti, in B qualsiasi avversario ti sovrasta. Col Novara Tedino ha cambiato il centrocampo per un turn over dovuto alla gare ravvicinate ma ha ottenuto risposte disarmanti. E molti giocatori hanno chiuso la gara di sabato coi crampi e con la lingua di fuori. Probabile che a Carpi ci sarà una nuova rotazione anche se si rischia così di non trovare una linearità di gioco.
ZAMPARINI DA INTERPRETARE. Intervenuto ieri al sito ufficiale come è solito ormai fare, Zamparini ha usato toni concilianti ed equilibrati: «Sarà una sconfi tta salutare per capire le diffi coltà della B», ha aff ermato il patron, che è poi tornato sul concetto di un «Palermo danneggiato nella preparazione perché ci sono stati portati via i giocatori per 20 giorni e di questo la squadra ne risente. Abbiamo rincalzi all’altezza ma dobbiamo considerare anche questo aspetto». Ma poteva considerarlo anche la società in estate, quando ha confermato o non ha ceduto i tanti stranieri sotto contratto pur sapendo di questo problema. Zamparini ha ribadito «fi ducia totale nell’allenatore, sia io che io giocatori ci crediamo e con lui abbiamo già visto la lacune per muoverci sul mercato». Ma sono frasi tutte da interpretare conoscendo i suoi precedenti a Palermo. Questo quanto si legge sull’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.