«Ora viene il bello…» Pergolizzi non esalta i record del Palermo perché l’obiettivo è la promozione in Serie C. «Il campionato comincia adesso e, solo dopo la sfida con l’Acireale, si saprà se è vera fuga». Pergolizzi è un guerriero, discute con tutti e risponde a muso duro sia ai grandi che ai giovani. Lui sente sua la squadra, anche perché è un tifoso ed è palermitano. Requisiti che, scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla sua parte al momento della scelta. Pergolizzi sta dimostrando l’attaccamento alla squadra anche per come si è presentato domenica in campo con le stampelle e il tutore. Non vuole abbandonare il gruppo, anche se lo staff medico spinge per operarlo, ma se così dovesse essere lui spera di farlo durante la sosta di Natale. Proprio in tal senso il 17 ottobre farà un controllo per valutare le condizioni. L’allenatore rosanero comunque consapevole di cosa lo attende dopo l’operazione: «Una volta operato potrò camminare con le stampelle, ma non mettere piede in campo per un paio di settimane». L’allenatore sa che la trasferta di Biancavilla, probabilmente senza tifosi al seguito, sarà difficile: «Difficoltà in più per noi», poi ci sarà il derby col Licata: «Ha un attacco terribile» e dopo due sfide importanti con Savoia e Acireale che diranno: «Se riusciremo a creare superiorità, lottando comunque fino all’ultima giornata».
L’allenatore, si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, ha il suo motto: «L’allenatore non è quello che pensa al singolo elemento, a chi si arrabbia perché non gioca e poi gli passa. Prima viene la squadra e dunque bisogna far valere le regole e gestire lo spogliatoio».