L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul futuro societario del Palermo.
Se la quota azionaria del 40%, dopo il recesso di Tony Di Piazza che diverrà operativo l’11 giugno, non verrà rilevata da nessuno, ai rosa mancherà la liquidità necessaria per impostare una stagione di vertice.
Il capitale già versato potrà servire al massimo per l’ordinaria gestione di un altro campionato. Il presidente Mirri ieri era a Roma per seguire la pratica con il Credito Sportivo che finanzierà l’inizio dei lavori del Centro di proprietà a Torretta. La banca d’affari Lazard, invece, continua a cercare investitori per il Palermo.