Corriere dello Sport: “Palermo a Bosi. Può arrivare Novellino e non si esclude il ritorno di Iachini, gli slavi dietro l’addio di Schelotto?”

“No tiengo licencia”. Nella telenovela del Palermo mancava in effetti un po’ di lingua spagnola ed eccola arrivare con l’addio di Guillermo Barros Schelotto, che ieri mattina ha salutato la compagnia rosanero, rendendosi conto che la sua posizione di allenatore fantasma era insostenibile. La parola fine a un rapporto nato già in maniera bizzarra (la società avrebbe dovuto conoscere per tempo i problemi di tesseramento di un tecnico extra europeo) l’ha dato una lettera ufficiale giunta dall’Uefa che chiariva al Palermo i dubbi sul ruolo dell’argentino non abilitato a sedere in panchina dalle norme europee: «Dopo un’attenta valutazione del caso – scrive la commissione – confermiamo che il diploma di Schelotto non è in linea con il criterio minimo dell’Uefa» (almeno 5 anni di esperienza come allenatore di un club professionistico o di una Nazionale maggiore, Guillermo ne aveva fatto col Lanus solo 3 e mezzo). Preso atto di un no definitivo e senza deroghe, il che avrebbe costretto Schelotto a iniziare la lunghissima trafila per assumere il patentino europeo (non meno di due anni di corsi), l’argentino ha deciso di dimettersi perché impossibilitato di fatto a svolgere il proprio lavoro. «Non posso dirigere – ha velocemente detto in spagnolo ai giornalisti davanti al suo albergo – non mi hanno approvato la licenza, Zamparini mi ha detto che devo completarla». Dunque ha avvertito il presidente, salutato la squadra di prima mattina e oggi tornerà a Buenos Aires assieme al suo staff (il gemello Gustavo e due collaboratori). E il Palermo si trova in mezzo all’ennesimo terremoto tecnico. BOSI PROMOSSO. Una situazione esplosa all’improvviso (prima della partenza per Sassuolo, Schelotto era stato anche presentato informalmente ai giornalisti, martedì aveva diretto l’allenamento) ma che maturava da qualche giorno non solo per il fattore regolamentare. La mancanza di patentino (sulla carta Schelotto non avrebbe potuto neppure condurre le sedute settimanali) è stata decisiva, ma l’impressione è che l’ex leggenda del Boca si sia reso conto che il suo lavoro a Palermo sarebbe stato davvero complicato. C’erano già stati un paio di confronti con il presidente sul modo di giocare della squadra, esistevano ovvi problemi di comunicazione con giocatori provenienti da 17 paesi diversi, e anche il feeling fra Zamparini, Lemic e Mijatovic, primi sponsor di Schelotto, sembra essersi da qualche giorno raffreddato. Il Palermo è rimasto spiazzato, stavolta non è un esonero ma gli effetti dirompenti sono uguali se non peggiori. Prima la società ha emesso un comunicato dove “prendeva atto con rammarico della decisione di Schelotto di lasciare la squadra” e pubblicava il documento dell’Uefa sulla sua posizione, poi alle 16,10 Zamparini ha scritto sul sito di suo pugno: «Nella difficile emergenza causata dal mancato riconoscimento della licenza di allenare di Guillermo Barros Schelotto, comunico di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra all’allenatore della Primavera Giovanni Bosi, con l’aiuto di Giovanni Tedesco». Promosso dalle giovanili anche il preparatore atletico Francesco Sicari. NON E’ FINITA QUI. Ma sembra un’altra soluzione pasticciata destinata a produrre equivoci e a non durare molto. Tedesco era già un allenatore di prima categoria, non si capisce il perché della promozione di Bosi, la cui Primavera comunque sta facendo un gran campionato e viene da ben 7 vittorie consecutive. Tedesco si è riservato di decidere e oggi pomeriggio avrà un ulteriore colloquio con la società. Per amore dei colori potrebbe comunque restare quale collaboratore, ma si attendono in realtà nuovi ribaltoni nel giro di pochi giorni. Nonostante la rottura spiacevole con Iachini di qualche settimana fa, Zamparini ha pensato anche a un ritorno del tecnico tuttora sotto contratto con il Palermo. Iachini fino a ieri non aveva più parlato con il presidente dopo l’ultimo scambio di accuse. Ma in una stagione del genere i cambi di idea sono quotidiani. Se no, avanza una candidatura che potrebbe almeno terminare il campionato, un altro ex di Zamparini: Walter Novellino”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.