L’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, analizza il modo in cui sono arrivati i gol del Palermo in questa stagione. Ecco un estratto:
“Il Palermo comanda grazie al gol condiviso. Alle rivali che contano soprattutto su bomber specializzati (il Brescia ha Donnarumma a quota 14, il Pescara Mancuso che ha centrato ben 12 volte il cartellino), Stellone risponde alternando le proprie bocche da fuoco. Nestorovski, rallentato peraltro da un infortunio, è il capocannoniere ma ad una cifra piuttosto bassa, 6 reti (l’anno scorso alla fine del girone d’andata era aarrivato a 10 reti); ma i suoi digiuni non pesano perché tutto il reparto d’attacco è capace di produrre prodezze e vittorie preziose. Trajkovski è a 4, Moreo, Puscas e Falletti a 3. Per non dire dell’intera squadra capace di mandare a bersaglio la bellezza di 14 giocatori diversi (più una autorete, quella clamorosa di Perucchini). Nella stagione scorsa per lunghi mesi, si ritenne il Palermo troppo legato al rendimento di Nestorovski in attacco. Se non segna lui, era il commento generale, la squadra fa fatica sotto porta. Quest’anno il problema non si è mai posto, tanto è vero che solo in 2 occasioni su 18 i rosa sono rimasti a secco durante i 90′. Due 0-0, quello a Salerno nella prima giornata, e poi il pari al Barbera col Benevento. Il settore d’attacco ha prodotto fin qui 19 reti sulle 31 totali, dato nettamente migliore delle 17 dello scorso girone d’andata che però si compose di 3 partite in più. Più che una continuità di gol (nelle ultime 10 gare solo Puscas contro Cosenza e Pescara ha segnato per due turni consecutivi), la squadra sa rendersi pericolosa con ciascuno dei suoi alfieri magari a giorni alterni. Una volta uno (Trajkovski a Padova, Moreo col Livorno), una volta l’altro (Falletti nelle ultime due trasferte di Spezia e Cittadella). La suddivisione dei compiti sta responsabilizzando ogni componente della rosa offensiva. E se capita che l’attacco si prenda una serata di pausa, rimediano gli altri reparti (con l’Ascoli in gol Chochev e Szyminski). Non si può più parlare di un Palermo “Nestorovski dipendente”, pur se il carisma del macedone resta un’arma a cui è difficile rinunciare. L’abbondanza di alternative porterà adesso a fare valutazioni attente ma serene per la ripresa del campionato, fissata fra una settimana con la Salernitana (anticipo di venerdì 18 alle 21)”.