Corriere dello Sport: “«Palermo, 10 milioni per il mercato». Ancora nessun acquisto per i rosanero, Zamparini: «Compreremo ma niente follie. Cigarini? Non ci interessava a quelle cifre»”
“Zamparini è in arrivo a Bad Kleinkirchheim. Sono le sue vacanze, il suo divertimento, il suo lavoro. Tutto ruota intorno al Palermo. Primo passo il saluto alla squadra, l’incontro con Ballardini per sapere come procede la preparazione e per rassicurarlo sui nuovi acquisti, una stretta di mano a Hiljemark e Cionek, reduci dagli Europei e a tutti i collaboratori. Intanto, si apre e mette punto alla situazione e alle strategie di mercato. Per evitare ulteriori equivoci e mandare un segnale ai tifosi. «Cigarini? Ho dato a Foschi l’autorizzazione per alcune operazioni, ma per Cigarini ho risposto: no. Un giocatore che ha trent’anni, costa tre milioni e ne guadagna due a stagione non ci interessa». Valutazioni economiche prima ancora che tecniche. «Se andiamo a prendere Cigarini o El Kaddouri, siamo fuori strada considerato il nostro budget che non prevede cifre spropositate per gli ingaggi e che va rispettato. Non posso più permettermi certe operazioni, bisogna trovare giocatori di livello, come Hiljemark, Chochev, Jajalo. Bravi e, possibilmente, italiani ma non di quella fascia». NIENTE FOLLIE. Insomma fare di necessità virtù. Il Palermo non è più in grado di fare follie. In un mercato che stenta a decollare ci sono equilibri da tenere in considerazione. «Esatto. La bravura è quella di prendere elementi buoni, rispettando il budget e allestendo una squadra forte. Tutti possiamo acquistare Borriello, Cigarini, El Kaddouri a condizioni eccessive». Escluso dunque che il Palermo possa mettere a segno colpi clamorosi, se per clamorosi si intende acquisti a costi esorbitanti. «Se si tratta di giocatori forti possiamo anche pensare a ingaggi di cinquecento o seicentomila euro, ma due milioni non va bene. Mi sembra giusto che il presidente lanci un messaggio corretto e coerente: non è che non si può spendere, ci sono dieci milioni a disposizione». Tra un giovane che costa cinque milioni e ha in ingaggio basso e un… vecchio che non costa nulla ma chiede stipendi insostenibili, preferisco il giovane: la frase è sua. «L’Atalanta con i vari Borriello, Pinilla e Cigarini è stata in lotta con noi fino alla fine, ha vinto due partite ed è arrivata a 45 punti. Non ha fatto certo sfracelli e non ha lottato chissà per quali traguardi. Ora sta cercando di mandarli via, di sistemarli altrove perché hanno ingaggi elevati e l’anno scorso hanno lottato per la salvezza. E allora non sono fenomeni»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.