L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui provvedimenti presi per gli scontri di Pagani.
Arresto in flagranza differita nei confronti di 7 tifosi della Paganese mentre per due tifosi della Casertana i domiciliari sono stati sostituiti dall’obbligo di firma avendo dimostrato di avere agito a difesa della propria incolumità e di quella degli altri occupanti del bus incendiato. Il pugno duro preannunciato dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha trovato conferma nei primi provvedimenti giudiziari emessi dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore in seguito agli scontri avvenuti domenica prima del derby Paganese-Casertana.
IMPUTAZIONI. Le imputazioni nei confronti dei tifosi arrestati (alcuni erano già stati raggiunti da Daspo) sono di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, devastazione. Gli indagati sono accusati pure del ferimento di un carabiniere, dell’incendio del mezzo con a bordo 50 tifosi della Casertana e del conseguente danneggiamento di attività commerciali in via Leopardi. Per provocare l’incendio dell’autobus uno degli arrestati sarebbe salito sulla ruota posteriore del bus infilando un fumogeno acceso nella bocchetta di aerazione posta sul tetto.
COMUNE PARTE CIVILE. Il sindaco Raffaele Maria De Prisco, ha preannunciato che il Comune si costituirà parte civile nel processo, così pure la Paganese Calcio. Forti polemiche si registrano attraverso il web con interventi dei cittadini per la nota rivalità che avrebbe dovuto sconsigliare la trasferta alla tifoseria della Casertana tanto che all’andata c’era stata l’assenza dei supporter della Paganese al “Pinto” di Caserta. Prevedibile quanto avvenuto e pure l’imboscata organizzata lungo il percorso: la segnalazione di un possibile blocco ha indotto il responsabile dell’ordine pubblico a modificare all’ultimo momento il tragitto prestabilito. Perciò i bus, scortati dalle forze dell’ordine, sono stati fatti uscire ad Angri, poi dirottati verso la strada dove s’è consumato il premeditato assalto che poteva finire in tragedia: ad attenderli una trentina di ultras della Paganese che hanno dato vita a quello che il Questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, ha definito «un agguato criminale».