L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla festa sugli spalti in occasione di Padova-Palermo, uno spot per il calcio italiano.
Dici Palermo e pensi a…Dybala. Difficile mettere soltanto nel baule dei ricordi il fuoriclasse argentino. Il rischio, ben che ti vada, è una botta di nostalgia. Semplicemente un diluvio di amore se dici Palermo e la mente viaggia a ritroso di alcune decine di anni. Ieri, anzi l’altroieri, quando Tonino Troja, palermitano con Palermo nel cuore e nel sangue, passato al Catania, dopo quattro stagioni in rosanero, rifiutò di mettere i piedi al Cibali. Niente Catania-Palermo per uno che era nato e aveva tirato i primi calci al pallone nei vicoli di Palermo.
Un amore immenso, totale. D’altri tempi appunto. Purtroppo. Il Palermo di oggi vuole staccare il biglietto per il primo salto di categoria. Ieri è stata la prima delle due tappe verso l’approdo in serie B. Ci crede la squadra e ci crede Silvio Baldini. Per il toscano non esistono le tinte di mezzo. Ha certamente avuto dal pallone meno di quanto meritasse. Fra rosanero e biancoscudati esiste un gemellaggio di antica data. Per una volta, ed è merce rara e preziosa di questi tempi, sfottò, cori beceri e quanto di peggio sa elargire il calcio, sono stati banditi. Protagonista soltanto il pallone.