L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla convocazione di Osimhen nella lista della Nigeria.
A leggere la lista della Nigeria diramata il giorno di Natale dal ct Eguavoen per la Coppa d’Africa verrebbe da dire che la storia è già stata scritta a quattro mani prima ancora del controllo decisivo, in programma venerdì a Napoli a poco più di un mese dal complesso intervento al volto eseguito il 23 novembre dopo il tremendo scontro con Skriniar e le fratture multiple e scomposte riportate di conseguenza (una ventina): Victor Osimhen è stato convocato per la competizione in agenda in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio, e così anche l’ultimo dubbio avanzato da Victor stesso a mezzo Twitter è stato spazzato via.
«Sarò disponibile per la Coppa d’Africa, ammesso che sia tra i giocatori selezionati per rappresentare la Nigeria», cinguettò alla vigilia della partita con lo Spezia, dopo essere stato escluso dai convocati di Spalletti. Detto, fatto: a dispetto dell’inevitabile ansia del Napoli e degli iniziali tempi di recupero stimati in 90 giorni. Tre mesi: virtualmente polverizzati a schiaffi d’entusiasmo in nome dell’amor patrio. Osi, tra l’altro, è già a Lagos per le vacanze natalizie e mercoledì, giorno del suo ventitreesimo compleanno, potrebbe anche presentarsi al raduno della Nazionale fissato ad Abuja, la capitale. Fermo restando il presupposto di partenza: venerdì dovrà tornare da queste parti per essere visitato dal chirurgo che lo ha operato ed essere sottoposto a tutti gli esami strumentali del caso, e ciò significa che l’ultima parola sulle sue condizioni e sulla possibilità di tornare subito a giocare spetterà comunque ai medici. Un dettaglio trascurato in nome dell’ottimismo, però decisivo.
IL RESPONSO. E allora, Osimhen lancia Osimhen. Si sente pronto ed è convinto di giocare la Coppa d’Africa proprio come pensa il signor Eguavoen, ct ad interim della Nigeria, ma intanto il destino del suo mese di gennaio dipende tutto dagli esami a cui sarà sottoposto l’ultimo giorno dell’anno: la speranza è che dopo i controlli riceverà il placet per tornare a correre, contrastare e colpire di testa senza alcun problema – ovviamente con la maschera protettiva -, ma è ovvio che la situazione va ritenuta ancora in bilico fino a quando il dottor Tartaro (il chirurgo che lo ha operato dopo l’Inter) e il dottor Canonico non la decreteranno conclusa. A prescindere dalle certezze seminate dallo stesso Victor e poi dal ct nigeriano.