Corriere dello Sport: “Orlando: «Lapponi o americani purché credibili. Noi siamo sempre al fianco del Palermo. I tifosi stanno soffrendo: serve chiarezza»”
“La lettera di Francesco fa bella mostra di sé sulla scrivania del sindaco, al primo piano di Palazzo delle Aquile, meravigliosa residenza municipale che trasuda storia dovunque si volga lo sguardo. Leoluca Orlando mostra orgoglioso le righe del Papa: «Le esprimo la mia ammirazione e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati… Non si dimentichi di pregare per me o, se non prega, le chiedo che mi pensi bene e mi mandi “buona onda”. TSUNAMI. Il primo palermitano sorride, ma il tono si fa preoccupato quando il Corriere dello Sport-Stadio gli domanda dello tsunami sportivo che si è abbattuto sul Palermo. Che cosa pensi del Palermo, lui che, il 15 gennaio scorso, dopo la pesante sconfitta con il Sassuolo (4-1), emise un comunicato con il quale metteva Zamparini spalle al muro: «Una o più sconfitte nel mondo dello sport possono anche esserci; è l’essenza dello sport quella di generare una sana competizione. Ciò che non può esserci è il dare la sensazione, anche al di là della effettiva volontà, che vi sia un “tirare i remi in barca”, se non addirittura una pianificata mortificazione della credibilità di una società sportiva e della squadra che questa mette in campo». ZAMPARINI E SHAW. Signor Sindaco, a giudicare dalle ultime due partite, il Palermo ha ricominciato a remare. Troppo tardi? «Negli ultimi quattro anni e mezzo sono andato al Barbera una volta sola: era l’ultima giornata del campionato scorso, in occasione di Palermo-Verona, quando i rosanero si sono giocati la A e, per 7 minuti, erano finiti in B. Il presidente del Senato, Pietro Grasso , supertifoso che, invece, non manca mai alla partita, era così felice da dirmi: Luca, tu porti fortuna, dovresti venire più spesso. In realtà, il mio ruolo mi impone di seguire le vicende della squadra, che, peraltro, si chiama Unione Sportiva Città di Palermo, senza compiere interferenze, rispettando i ruoli, intervenendo solo in caso di emergenza. Zamparini? Ha il mio apprezzamento per ciò che ha fatto. “I fatti sono argomenti testardi”, ammoniva George Bernard Shaw e nessuno mette in discussione i meriti che il presidente ha acquisito in questi quindici anni. Ma, dall’inizio del campionato, stiamo vivendo una situazione radicalmente diversa rispetto al passato. Palermo vive un doppio fenomeno: la delusione per un torneo che procura continui patimenti e la disaffezione della tifoseria. Ad eccezione di quanto accadde l’anno scorso, lontano dallo stadio, in occasione della gara con la Lazio, si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto. Il sindaco e l’amministrazione sono sempre al fianco del Palermo. Io soffro come soffrono i tifosi che chiedono prima di tutto chiarezza».
SINDACO, COMPRALO TU. Orlando ha colto il nocciolo del problema. Una delle ragioni alla radice della contestazione contro Zamparini è l’incertezza che avvolge il presente e il futuro del club. «Sa che cosa mi ha detto un ragazzino, incrociandomi a una manifestazione sportiva? Sindaco, compralo tu il Palermo!». Gli ho risposto con un sorriso: io sono il sindaco più sovietico del mondo. Nel senso che, dietro ognuna delle nostre aziende pubbliche c’è sempre un privato che ha fallito. Ma il Comune di Palermo non può certo rilevare il Palermo…». E allora? GENTE SERIA. «E allora: cinesi, americani, arabi o anche lapponi che siano gli aspiranti acquirenti della società, va bene tutto. Purché siano credibili, seri, autorevoli. L’ho detto a Zamparini e glielo ripeto ora: da parte del sindaco c’è la massima disponibilità a incontrare chi voglia entrare nel Palermo. L’importante è dire le cose come stanno»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.