L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’inchiesta sulle plusvalenze che vede coinvolta la Juventus, ma non solo.
In Procura, intanto, prosegue la serie di audizioni di testimoni. Ieri davanti ai magistrati è comparso l’amministratore delegato della Juve, Maurizio Arrivabene, in qualità di persona informata dei fatti. Il manager, che ha assunto la carica lo scorso luglio dopo nove anni nel Consiglio di amministrazione, ha risposto per oltre tre ore alle domande degli inquirenti, lasciando Palazzo di Giustizia dopo le 18. Il suo interrogatorio è stato secretato, così come era accaduto in precedenza al verbale di Federico Cherubini, il responsabile dell’area tecnica, che era stato sentito per nove ore sabato scorso. Già oggi dovrebbe toccare a Paolo Morganti, Head of Football operations del club, anche lui come testimone e conseguentemente di Stefano Bertola e Marco Re, i due ex dirigenti che risultano invece indagati. Dai primi di dicembre in poi, toccherà agli altri indagati: il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, il Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Cerrato e l’ex responsabile dell’area tecnica, Fabio Paratici, ora al Tottenham. La Procura sta vagliando minuziosamente i 282 milioni di plusvalenze sospette iscritte nei bilanci della società bianconera degli ultimi tre anni e ha messo sotto la lente un ammontare cospicuo di documenti che riguardano fatture per operazioni mai compiute, mandati fittizi e maxi commissioni agli agenti.