Metabolizzato lo shock, prende la parola Messi – scrive l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”-.
La Pulce oggi romperà finalmente l’ostinato silenzio per dire la sua sull’inaspettato, quanto repentino adios al club e alla città in cui ha trascorso gli ultimi vent’anni abbandonati e si è costruito una famiglia, seppur dal forte accento di Rosario.
Lo farà in tarda mattinata, nel medesimo Auditori 1899, all’interno del recinto del Camp Nou, in cui il presidente Laporta ha spiegato la rottura forzata tra il Mes que un Club e la sua creatura più talentuosa e più redditizia, sia in quanto a conquiste di titoli (35 in 17 stagioni in prima squadra) che di sponsorizzazioni, puntando il dito sulla calamitosa gestione del predecessore Bartomeu – 1 miliardo e 173 milioni di debiti e un monte salari sportivo che pesa per il 110% sul bilancio, che ora scenderebbe al 90% dopo la fine della relazione con Leo – e sull’intransigenza del numero uno della Legacalcio, Javier Tebas, che non ha voluto saperne di fare sconti sulla questione salary cap senza avere in cambio il sì del club catalano all’accordo con il fondo d’investimento CVC.