“Sarà il giorno della verità, quello del dentro o fuori, di Zamparini che tira un colpo di coda o di Baccaglini che apre un nuovo ciclo? Meglio metterci un punto interrogativo perché in questa estenuante vicenda, le parti, nonostante i richiami alla trasparenza, non hanno mai dato certezze ma offerto continui rinvii e improvvisi cambiamenti di scenari. Il passaggio di proprietà che sembrava una formalità si è complicato: Zamparini ha messo fretta al gruppo rappresentato dall’italo americano, sottolineando le necessità della squadra che, dopo la retrocessione, deve definire ancora tutti i propri quadri col ritiro fissato a Bad in Austria fra poco più di 20 giorni. Non ci sono state repliche di Baccaglini e del resto, al di là delle parole, basta una mossa per chiudere la querelle: sottoscrivere l’accordo e acquistare il 100% delle azioni del Palermo. IL RUOLO DI ZAMPARINI. Probabilmente proprio questo è uno dei nodi più difficili da sbrogliare: il comunicato diramato sabato dall’ex presidente richiamava al rispetto di patti già definiti. Ma sembra che in realtà per l’acquirente il prezzo dell’operazione sia da scontare a seguito della retrocessione in B e di altri fattori. Inoltre, balla anche la posizione dello stesso Zamparini che non ha mai fatto mistero di voler mantenere un ruolo attivo nella società, magari dissimulato con l’etichetta di consulente esterno. Baccaglini invece si è reso conto che deve tagliare del tutto i ponti con quel tipo di gestione, e questo indispettisce Zamparini che punta i piedi. La vicenda è ancor più complicata dal riguardare non solo la proprietà del Palermo calcio ma anche investimenti più ampi effettuati dal gruppo di Paul e diretti al risanamento delle aziende del patron. Dopo una notte di riflessioni e consigli di avvocati e familiari, oggi dovrebbe giungere da Londra una risposta ufficiale. Dopo mesi di tira e molla, meglio non fare previsioni. LE SCADENZE. La preoccupazione dei tifosi è sull’immediato futuro del club, non solo per la costruzione della squadra ma per le scadenze impellenti relative all’inizio della nuova stagione. Su questo però il Palermo non corre pericoli: l’iscrizione alla prossima serie B, da formalizzare entro il 30 giugno, non è a rischio, le attestazioni di pagamento e le formalità necessarie sono già a posto, serve solo una fideiussione di entità minima che non costituisce un problema. Paradossalmente, le cose sarebbero diverse in caso di cambiamento dei vertici societari: in questo caso occorrerebbe produrre, in tempi brevi, i documenti relativi alla nuova proprietà. Per adesso lavora il vecchio staff di Zamparini che però non ha ricevuto alcuna proposta di conferma per cui interromperà il proprio lavoro al 30 giugno. I tempi stringono anche per formare un nuovo gruppo dirigenziale. Una figura è comunque già stata individuata e dovrebbe essere ufficializzata a breve: si tratta di Vincenzo Todaro, team manager del Trapani che occuperà lo stesso ruolo in rosanero”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.