“C’è da inventare un esterno sinistro. Accertato che il Palermo si sente più a suo agio col modulo 3-5-1-1, il forfait, uno dopo l’altro, dei tre giocatori che possono ricoprire quella posizione, costringe Tedino all’ennesima emergenza stagionale. Fuori Aleesami, Rolando, ora anche Morganella, chiunque verrà schierato a Pescara sarà un elemento adattato. E fra le soluzioni che frullano nella testa dell’allenatore, emerge anche una trovata piuttosto clamorosa. INTERVENTO RIUSCITO. Ieri Michel Morganella è stato operato alla Clinica San Gaudenzio di Novara dal prof. Battistella. E’ stata effettuata la ricostruzione del legamento crociato anteriore e la stabilizzazione della lesione del menisco laterale. L’intervento è considerato pienamente riuscito e già oggi il difensore svizzero (che tramite un videomessaggio ha ringraziato tutti per il sostegno ricevuto) inizierà la riabilitazione. L’assenza del veterano durerà parecchi mesi, la speranza è riaverlo a disposizione prima del termine della stagione. Ma in ogni caso anche Morganella, destro naturale, era un ripiego per quella fascia. Tedino ha poco tempo per preparare tatticamente la sfi da dell’Adriatico e a questo punto deve anche stare attento a gestire con attenzione le risorse fi siche. Ieri, ad esempio, Rispoli, l’ultimo esterno puro rimasto, ha svolto lavoro diff erenziato e fi sioterapia per non sovraccaricarsi. L’idea di affrettare il recupero di Aleesami, fuori dal 19 settembre per una lesione all’adduttore ma che ha già ripreso a correre, è stata subito esclusa per non rischiare ricadute. Il rientro del nazionale norvegese potrebbe avvenire a Cremona o più probabilmente nel turno successivo col Cittadella. Rolando, che ha subìto una micro frattura nel match di Carpi, attenderà poco più a lungo. IDEA EMBALO. Cambiare modulo non sembra consigliato e in ogni caso non risolverebbe il problema di un mancino naturale in quella zona di campo. L’ipotesi numero uno resta quella vista con l’Entella, cioè Luca Fiordilino, nato centrocampista di regia, ma prontissimo a diventare un terzino se il Palermo chiama. Tedino ci vuole pensare, non per sfi ducia nei confronti di un ragazzo in cui crede ciecamente, ma proprio per non sovraccaricarlo di responsabilità. L’altro “picciotto” del vivaio a disposizione, Accardi, potrebbe giocare a sinistra, ma è sostanzialmente un difensore, fra l’altro unico ricambio del reparto centrali. E allora si fa strada un’altra idea, forse azzardata ma con un suo senso logico: l’impiego di Carlos Embalo, non solo perché il guineano di passaporto portoghese è uno degli uomini più in forma del gruppo, ma perché tutto sommato è uno abituato a viaggiare sulla fascia. Finora Embalo ha giocato da attaccante ma ha saputo anche sacrifi carsi nei ritorni. SPINTA. E il Palermo per natura spinge molto sugli esterni, solitamente di più a destra dove c’è Rispoli, cui stavolta potrebbe essere chiesta maggiore prudenza, per appoggiarsi semmai sulla corsia sinistra. Del resto, non ci sono tante altre soluzioni. E nell’emergenza il Palermo finora è stato un maestro di mimetismo, cambiando ogni volta formazione ma quasi sempre con successo”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.