L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” torna a parlare di razzismo. Nel giorno in cui la Corte Sportiva d’Appello della Figc ha sospeso la chiusura del settore “Poltrone Est” di Verona per i cori a Balotelli – si legge -, il presidente Gabriele Gravina ha annunciato importanti novità sulla lotta al razzismo. «La prossima settimana incontrerò il ministro dello sport Spadafora e mi auguro che a quel punto fisseremo anche una data per la riunione con il ministro degli interni Lamorgese». L’incontro potrebbe avvenire mercoledì 27 o giovedì 28 novembre. Oggi – prosegue il quotidiano – è prevista una riunione interna in via Allegri a cui parteciperanno, oltre ai tecnici, anche Gravina e gli altri componenti della governance. L’obiettivo è mettere a punto gli ultimi dettagli del progetto tecnologico relativo all’inserimento di pannelli acustici e sistemi di videosorveglianza negli stadi italiani. L’investimento, che dovrebbe essere a carico dei club, servirà a individuare i responsabili di cori e insulti razzisti durante le partite. Non ci sarà nessun obbligo per le società che potranno scegliere se aderire o meno al nuovo protocollo, ma solamente in caso di risposta positiva potranno contare sulle famose “esimenti” che cancelleranno, o quasi, la responsabilità oggettiva sui comportamenti dei propri tifosi Se da una parte l’obiettivo della Figc è contare sull’aiuto delle società, dall’altra si sta cercando di mettere nero su bianco un protocollo d’intesa con i ministeri per darsi delle linee comuni e arrivare così a un punto di svolta. Il tema era stato già affrontato nel precedente consiglio federale del 5 novembre, avvenuto a pochi giorni dai “buu” rivolti a Balotelli e della sospensione di Roma-Napoli da parte dell’arbitro Rocchi per i cori di discriminazione territoriale. «Dobbiamo rispondere con sistemi tecnologici avanzati, che tolgano qualsiasi alibi» aveva spiegato Gravina. Da quelle dichiarazioni il legame tra la procura, i ministeri e la Federcalcio si è fatto sempre più stretto e l’appuntamento tra Gravina e Spadafora sarà il primo passo verso quel tavolo di confronto a cui parteciperanno tutte le componenti: istituzioni, forze dell’ordine e Figc – conclude il quotidiano -.