Corriere dello Sport: “Niente stop siamo inglesi, Premier a porte aperte. L’unica novità è la trasmissione in chiaro dei campionati principali”
L’emergenza Coronavirus spaventa tutta Europa, tranne gli inglesi, che non hanno nessuna intenzione di far disputare le partite di Premier League a porte chiuse. L’edizione odierna del”Corriere dello Sport” fa il punto della situazione sul campionato di oltremanica, che ha assolutamente intenzione di andare avanti. «Una persona infetta in uno stadio da 70mila posti non contagia l’intero stadio… Potenzialmente potrebbe contagiare solo un paio di persone vicine». Ad affermarlo è Patrick Vallance, capo consulente scientifico del governo britannico di Boris Johnson e la linea adottata dalla Premier League, riunitasi ieri con i vertici dei broadcaster britannici è questa. C’è poi un altro fattore da considerare. Giocando a porte chiuse c’è il rischio che i tifosi finiscano in bar e pub affollati a guardare le partite, hanno sottolineato. E quindi, salvo chiusura anche di pub e ristoranti il problema persisterebbe. La novità, però, potrebbe essere quella di trasmettere le partite in chiaro, che verrebbe estesa anche ai campionato di serie inferiore in Inghilterra, ovvero Championship, League 1 e League 2.
Infatti si sta lavorando per la possibilità di trasmettere tutte le partite (tra la Premier League e le quattro serie inferiori sarebbero ben 46) o in televisione oppure in streaming.
Per quanto riguarda i club impegnati sul fronte europeo – Manchester City, Liverpool, Tottenham, Chelsea in Champions League, Manchester United e Wolverhampton in Europa League – per il momento si seguono le indicazioni dell’UEFA. Parecchi tifosi però hanno già fatto sapere che non intendono seguire le loro squadre in trasferta anche in zone non considerate a rischio. La Gran Bretagna è pur sempre un isola e del Continente è meglio non fidarsi.