L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato la qustione relativa allo scipoero minacciato dall’Associazione Italiana Calciatori, apparentemente scongiurato allo stato attuale. Ecco un estratto del quotidiano in cui vengono analizzati gli sviluppi della vicenda dopo la riunione a Roma di ieri dell’AIC:
“[…]. l’Aic si limita a chiedere lo slittamento delle prime due giornate di campionato in attesa dei verdetti della giustizia sportiva e minaccia di adire le vie legali contro la Lega B. Lo sciopero dei calciatori, tuttavia, non ci sarà, anche se gli stessi annunciano uno stato di agitazione e attaccano frontalmente la modifica statutaria che ha legittimato un torneo cadetto a 19 squadre. Una modifica avvenuta «ben oltre i limiti del mandato commissariale e in spregio alle maggioranze qualificate previste dalla Statuto della Figc», attacca Tommasi, pronto a denunciare un presunto comportamento antisindacale individuabile – a suo avviso – nella email inviata ai capitani con la quale la Lega B invitava gli stessi calciatori riuniti a Roma a firmare un impegno formale a non scioperare. […]. Il presidente Balata incassa un altro colpo a suo favore, dopo aver ottenuto di non dover attendere il pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che non si esprimerà prima del 7 settembre e il via libera del Commissario Fabbricini a procedere con un format ridotto. «La B a 19 squadre è un bene per il sistema calcio – spiega Balata sul sito della Lega – siamo pronti a cominciare con Brescia-Perugia. Io sono persona di dialogo, che ama il confronto, che deve essere basato sul rispetto reciproco e sul merito di argomenti e opinioni anche divergenti – ha rimarcato ieri il numero uno dei cadetti -. Non siamo d’accordo con l’iniziativa dell’Aic sullo sciopero, riteniamo che quanto accaduto, recependo una delibera della Federazione, sia a favore del movimento calcistico, dei calciatori e di tutti i dipendenti delle società che spesso vengono abbandonati per strada dopo un fallimento». L’equazione, in teoria, è chiara: meno società, più risorse disponibili. […]. La B parte, dunque, in attesa di essere, eventualmente, integrata da Novara, Catania, Siena, Pro Vercelli, Novara ed Entella le ricorrenti al Coni che non mollano di un millimetro. […]”.