Corriere dello Sport: “«Niente paura il Messina c’è». Ko a Taranto, giallorossi fuori dalla Coppa”

“La vittoria, vista da Fabio Prosperi, è un pieno di fiducia da travasare nel serbatoio del campionato. La sconfitta, osservata da Cristiano Lucarelli, è un’occasione per mandare una confezione di messaggi ai suoi giocatori. Il risultato, nell’analisi dei due allenatori, vale da sintesi. Ai quarti di Coppa Italia accede il Taranto, che cavalca l’entusiasmo dei suoi ragazzini per defalcare qualche peso dalla testa del tecnico: finalmente una vittoria nell’arco dei novanta minuti, finalmente una partita senza prendere gol. Esce invece il Messina, che pure nella ripresa ha la stragrande maggioranza dei titolari in campo ma trova sbarrata la strada della qualificazione. «Ci voleva un’unghia di determinazione in più negli ultimi venti metri», dice la sua guida dalla panchina.  GIOIA MODERATA. Le ottime parate di Pizzaleo, miscelate con le buone prestazioni dei vari Russo, De Salve e Boccadamo, hanno reso luminosa la linea verde tracciata dal Taranto. E il cuore di Prosperi sembra riempi
to dal pomeriggio dei suoi ragazzi. «Anche se loro, per certi versi, non mi sorprendono più. Sostengo da tempo che vantano qualità – dichiara il successore di Papagni – Russo e De Salve per esempio sono dei giocatori molto interessanti. Però adesso basta con i complimenti. Sfruttiamo l’onda del successo per proiettarci al meglio verso il difficile derby di domenica prossima con il Lecce». In attesa che l’Osservatorio confermi la presenza dei tifosi giallorossi allo Iacovone, eventualità che comporterebbe la variazione d’orario della sfida (dalle 20.30 alle 14.30), Prosperi compie un passo indietro. Anzi, somma l’affermazione sul Messina al pareggio di Reggio Calabria con l’obiettivo di ricaricare le batterie dei suoi. «Non sono d’accordo con chi afferma che il pareggio subito in quella maniera sia stato una mazzata. Immaginate quale depressione – continua l’allenatore ionico – si sarebbe scatenata se sul 2-2 l’arbitro avesse concesso il rigore che i calabresi reclamavano. Per me già questo costituisce un segnale incoraggiante. Come il superamento del turno in Coppa Italia. Siamo ai quarti, magari a febbraio con il Matera avremo la classifica giusta in campionato per poter affrontare il match nel modo più opportuno». MENO FRONZOLI. Tra la trasferta di Agrigento e l’appuntamento con il Fondi, il lungo viaggio in Puglia ha rappresentato un supplemento di fatica per l’undici dello Stretto. Ecco il motivo per cui Lucarelli non si arrabbia più di tanto per l’eliminazione. Salvo evidenziare alcuni aspetti che gli non sono piaciuti, al punto da assumere a pietra di paragone Pippo Inzaghi. «Ricordate quanta grinta su ogni pallone, che spirito in area di rigore? Ecco – ha sottolineato il tecnico del Messina – gradirei che nell’attimo della conclusione a rete i miei giocatori avessero quel tipo di atteggiamento. Senza la fame giusta non si raggiungono i traguardi che ci si prefissa. In fondo non siamo andati male, si sono registrate fasi di gara in cui eravamo padroni della metà campo avversaria, però non siamo stati cattivi a sufficienza per tradurre la nostra superiorità». Dopo il bastone, un po’ di carota. «Nella mia gestione non posso imputare niente al gruppo, in campionato stiamo facendo bene. Peccato per l’uscita dalla Coppa. Abbiamo preso gol nell’unico tiro scagliato verso la nostra porta. Ai punti avrebbe vinto il Messina. Però il calcio non è la boxe»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.