“Nestorovski sfida tutti. Chi non credeva il lui, chi l’ha preso in giro con la battuta “Nesto … chi?”, chi voleva un altro attaccante al suo posto. E ora il guanto lanciato all’Italia di Ventura. Dopo la sconfitta con Israele, un gol e un altro annullato, il centravanti che non ha nascosta la sua rabbia tradotta in lacrime, è tornato a commentare: «Non siamo stati fortunati, meritavamo di pareggiare, abbiamo giocato una buona partita, ma c’è anche tanto lavoro da fare. Ora ci tocca affrontare l’Italia. Ostacolo durissimo, non sarà facile imporre il nostro gioco, ci proveremo. Forza ragazzi, su la testa». Ancora, Macedone per … caso, Elia si gode il momento magico. E’ l’unico bomber del Palermo, ultima squadra per numero di giocatori a segno, tre gol nelle ultime quattro partite (uno di Rispoli a completare un misero bottino) e cinque dei sei punti conquistati opera sua.
Lui c’è. Col Palermo e con la Macedonia, la sua nazionale, per … sbaglio. Sì, perché acquistato da Zamparini fin dalla scorsa stagione, avrebbe dovuto presentarsi con un passaporto comunitario. Ed in effetti aveva presentato domanda di cittadinanza bulgara, rispondendo però contemporaneamente alla convocazione della Macedonia. Un comportamento che ha interrotto sul più bello la possibilità di ottenere un passaporto comunitario e che ha costretto il Palermo a tesserarlo come straniero. Non è l’unica curiosità del suo acquisto maturato in maniera singolare. Una storia, la sua, uguale a quella di Ilicic. Il Palermo aveva chiesto Bacinovic, poi scoprì le sorprendenti qualità del compagno e prese entrambi. Stesso discorso con Nestorovski e con l’Inter Zapresic: trattative per Posavec e contratto per due, subito il portiere e qualche mese dopo il centravanti, costato appena 500 mila euro (era in scadenza) per un ingaggio che non arriva ai 200 mila. Altro che bomber di scorta! Ma, con l’arrivo dei cinesi, Nestorovski non resterà solo: il Palermo gli prepara una alternativa, un altro centravanti con qualità diverse dalle sue e cioè di uomo d’area. E’ la vittoria anche di Zamparini: «Stiamo parlando di un attaccante dotato di grande senso del gol. Facile da descrivere. Dategli il pallone sotto porta, al resto pensa lui. Non avevo dubbi: nei tre anni precedenti ha segnato a valanga, fatale che si ripetesse in Italia».” Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.