L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si concentra sulle condizioni di Nestorovski, al lavoro per recuperare dall’infortunio e rientrare già per la prossima sfida contro la Salernitana. Il capitano rosanero, che ha lavorato anche durante la vacanza parigina, è rientrato ieri a Palermo e ha ricominciato a svolgere le sedute di fisioterapia in attesa di riaggregarsi al gruppo domani. Inoltre, oggi è previsto un incontro tra Zamparini e Foschi. Ecco quanto riportato: “Le certezze di Nestorovski, ieri già in campo, e le paure dei tifosi. È bastato un semplice viaggio di vacanze a Parigi del capitano e bomber del Palermo per suscitare le angosce dei fans rosa. E una foto su Instagram, lui sullo sfondo della Torre Eiffel, berretto di lana in testa, occhiali scuri e indici puntati verso il cellulare che lo riprendeva, ha finito per scatenare le preoccupazioni di una città che s’interroga sul futuro della società. Un vero e proprio allarme con frasi tipo: «Grande capitano, non ci tradire anche tu per il PSG»; «Questo viaggio a Parigi mi puzza di tradimento …». Ma anche di speranza: «Torna presto, abbiamo bisogno di te». E di illimitata fiducia: «Sei un top anche a Parigi»; «Capitano sei il numero uno».
APPELLO AL PUBBLICO. I tifosi vorrebbero blindarlo, Nestorovski replica ai loro timori in un’intervista sul sito ufficiale. Parole chiare che suonano come una promessa. Da mantenere: «Da capitano, voglio tornare in A col Palermo, lo merita». Poi soffio sulle candeline per esprimere il suo desiderio: «L’aiuto del pubblico è molto importante. La scorsa stagione, abbiamo vinto con facilità le partite casalinghe dei play off con Venezia e Frosinone. Sono sicuro che con un stadio più pieno, quest’anno ce la faremo». Un invito alla ricerca di un rapporto perduto. Ma vi sembra il testamento di uno che vuole andare via? Il contratto del macedone scade nel 2021, c’è tutto il tempo per riparlarne una volta in A. Non dimentichiamo la sua storica premessa in un italiano ancora stentato: «Se gioco bene a Palermo, mi piace; se vado in panchina allora certo che non mi piace. Vivo bene in questa città perché è la mia dimensione. Se vado a Roma o Milano e non gioco non sono felice. Qui ho tantissimi amici … ». Cioè la porta è sempre aperta ma per decidere bisogna essere in due e avere garanzie. Di sicuro non sarà Nestorovski l’argomento di conversazione oggi quando Foschi e Zamparini s’incontreranno. Foschi ha preparato le strategie di mercato ma è anche naturale che, in attesa della costituzione e degli incarichi della nuova società, tutto proceda come prima […]”.